Presentata la nuova Partnership Uneba-TreCuori che vede coinvolte le oltre 100 strutture associate (case di cura, centri assistenziali, centri educativi, ecc.) del Veneto

 

UNEBA Veneto e le parti Sindacali il 22 febbraio scorso hanno firmato il “nuovo contratto Regionale Uneba Veneto” per il periodo 2022-2024.

Tale contratto si applica agli enti associati Uneba Veneto e agli enti che applicano il contratto Uneba operanti nell’ambito della Regione Veneto: più di 100 realtà per un totale di circa 20.000 addetti.

Il nuovo contratto presenta molti elementi di novità, in particolare si segnala il ruolo di rilievo del welfare aziendale: infatti non solo vi è la possibilità per i lavoratori di convertire le premialità in welfare, ma è anche prevista una componente obbligatoria in welfare, corrispondente al 30% dell’Elemento Variabile Territoriale.

Per l’erogazione delle componenti di welfare da parte dei propri associati Uneba Veneto ha indetto una gara tra varie piattaforme di welfare aziendale, in seguito alla quale è stata scelta TreCuori, società benefit da anni specializzata su questi temi, nata per favorire la prosperità di persone, imprese e terzo settore riattivando l’economia locale.

Grazie a questa partnership gli associati potranno beneficiare di soluzioni “su misura” delle specifiche richieste: un vero e proprio sistema allargato di servizi pensati per fruire dei benefici del welfare (dai buoni spesa alle spese relative alla salute, istruzione, trasporti, previdenza, ecc. fino al recente “bonus carburante”) nella maniera più facile e completa possibile grazie ad un partner capace di mettere a disposizione dei lavoratori un Customer Service basato in Italia e caratterizzato da orari molto ampi, e a disposizione delle aziende un centro di supporto normativo specializzato. Servizi che sono stati scelti già da più 20.000 imprese in tutt’Italia.

Uneba Veneto ha scelto di presentare la partnership ai propri associati tramite un webinar datato 21/04/2022, durante il quale  TreCuori interverrà per far conoscere appieno i servizi e le funzionalità della piattaforma.

 

👉 Che tu sia un’impresa, un lavoratore, un consulente, ecc.,  per maggiori informazioni in merito alla partnership e/o per ricevere approfondimenti legati al welfare aziendale, contattaci al n.0438.0954 o scrivici a commerciale.welfare@trecuori.org.

Sarà per noi un piacere poterti essere utili!

Condividi

Un accordo che permette ai consulenti ANCL l’opportunità di essere protagonisti nella gestione dei piani welfare attraverso la partnership con la piattaforma TreCuori 

 

Roma, 25 marzo 2022 – Grazie alla Convenzione sottoscritta tra ANCL e TreCuori, i consulenti associati possono offrire alle imprese e ai loro dipendenti una serie di servizi immediatamente disponibili: più di una semplice piattaforma di welfare, ma un centro specializzato di competenze  e strumenti a disposizione di consulenti e aziende per l’attivazione di un welfare aziendale che offre libertà ai lavoratori, accessibilità anche alle PMI, coinvolgimento dei fornitori locali e in questo modo una ricaduta economica nel territorio.

Una risposta concreta anche alla recente introduzione da parte del Governo di “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari” che oggi giorno si stanno verificando. Tra gli strumenti introdotti con il d.l. 21 marzo 2022, n. 21, vi è il cosiddetto “Bonus Carburante”, ovvero la possibilità per le imprese di offrire ai propri dipendenti in maniera totalmente detassata buoni carburante del valore massimo di 200 euro per ciascun lavoratore. Per usufruire dei suddetti incentivi, in modo semplice e veloce, le aziende possono trovare nei Consulenti del Lavoro associati ad ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) dei validi alleati che da oggi dispongono di uno strumento in più: la piattaforma di welfare TreCuori.

Strumenti di welfare aziendale già attivi e immediatamente disponibili, con un vero e proprio sistema allargato di servizi pensati per fruire dei benefici del welfare (come il bonus carburante appunto) nella maniera più completa possibile: da un Customer Service per i lavoratori basato in Italia con orari ampi, ad un centro di supporto normativo a disposizione.

Con questo Accordo è possibile per i consulenti ANCL avere accesso diretto alla piattaforma e, volendo, avere la possibilità di gestire così l’attivazione dei profili di welfare aziendale richiesti.

Grazie al team di esperti di TreCuori, i consulenti ANCL potranno interfacciarsi con figure continuamente aggiornate in materia di best practices di settore e perfettamente in grado di fornire soluzioni “su misura” delle specifiche richieste. Il tutto, velocizzando anche la stessa attività del consulente, attraverso la predisposizione di servizi che, pur già attivi, possono essere modulati su esigenze ad hoc.

Si riportano così le parole del Presidente ANCL, Dario Montanaro: «Da oggi grazie a questo accordo i consulenti ANCL hanno l’opportunità di essere protagonisti nella gestione dei piani welfare attraverso strumenti e know-how ad alto valore aggiunto che la partnership con TreCuori ci mette a disposizione».

——————————————–

👉Per per conoscere appieno i servizi e le funzionalità della piattaforma TreCuori, sono stati organizzati dei webinar di approfondimento: a questo link tutti i  dettagli.

 

👉Per maggiori informazioni, si può prendere visione della Convenzione già pubblicata sul sito di ANCL, contattare il seguente numero: 0438-095414 o scrivere all’indirizzo e-mail welfare.ancl@trecuori.org.

Condividi

Una nuova misura eccezionale in favore di imprese e dipendenti introdotta dal Governo per fronteggiare i rincari. Leggi l’articolo per scoprire di cosa si tratta!

 

 

— Articolo pubblicato in data 31/03/2022 e aggiornato in data 23/05/2022 a seguito della conversione in Legge del Decreto —

Per fronteggiare i rincari degli ultimi tempi, il Governo ha recentemente emanato il decreto legge n. 21/2022 (cd. “Decreto Energia”) – convertito in legge in data 20/05/2022 –  con cui è stato introdotto il cd. “Bonus Carburante”.

COS’È?

Con “Bonus Carburante” viene fatto riferimento allo strumento recentemente introdotto dal Governo che consente alle aziende private di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni carburante totalmente defiscalizzati per un valore massimo di 200 Euro.

PERIODO DI VALIDITÀ DEL BONUS

Come disposto dal testo del Decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale, il riconoscimento di tale Bonus da parte delle aziende in favore dei propri collaboratori è applicabile per tutto il 2022, ovvero fino al 31 dicembre 2022.

A CHI SPETTA?

Il Bonus Carburante previsto nell’art.2 del Decreto Energia è da intendersi parte delle misure di welfare che le aziende possono riconoscere ai propri lavoratori dipendenti e assimilati (anche stagisti, apprendisti, lavoratori a tempo determinato, amministratori, ecc.). È una misura di welfare che può essere adottata sia dalle aziende che avevano già piani attivi – che così li possono integrare – sia da quelle che invece non avevano mai avviato piani welfare – che così ora hanno un’opportunità per implementarli.

APPROFONDIMENTO NORMATIVO

Il Bonus Carburante viene ricondotto nell’ambito dei fringe benefits, ovvero di quei beni e servizi che le aziende possono cedere o erogare ai propri dipendenti in completa esenzione da tasse e contributi entro il limite di 258,23 Euro per anno fiscale, ai sensi dell’art. 51, comma 3 Tuir.

Essendo assimilabili a fringe benefits, tali valori:

  1. non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente e sono quindi esenti sia dal punto di vista fiscale che contributivo;
  2. sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa;
  3. devono essere nominativi e possono essere riconosciuti dall’azienda anche ad personam, senza dover essere per forza attribuiti a tutti i lavoratori o a particolari categorie di essi e senza dover prima redigere particolari atti (es. regolamenti);
  4. verranno riportati nel cedolino paga e nel LUL esattamente come i fringe benefit.

Alla luce di quanto sopra, nel corso del 2022 le aziende potranno erogare ai propri dipendenti dei crediti welfare sotto forma di buoni spesa per un ammontare complessivo di 458,23 Euro, di cui 200 Euro dovranno però essere tassativamente destinati all’acquisto di buoni carburante.

TreCuori ha prontamente recepito in piattaforma questa importante novità che può essere gestita fin da subito in modo semplice sia dai nostri partner, dalla Aziende e soprattutto dai lavoratori che potranno scegliere tra due diverse tipologie di buoni carburante:

  • buono carburante elettronico monomarca da spendere presso le grandi catene quali IP, Q8, ecc.;
  • buono carburante TreCuori: il buono carburante che, come approfondiremo nei paragrafi successivi,  potenzialmente può essere incassato da qualsiasi distributore, anche da quelli più locali.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Vale infine la pena di evidenziare che:

  • nel caso non vi fosse stata la conversione in legge (entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del 21/03/2022), il Decreto perdeva efficacia fin dall’inizio; in questa ipotesi, la quota massima di fringe benefits attribuibile sarebbe rimasta quella standard di 258,23 Euro annui e, di conseguenza, eventuali buoni carburante erogati in aggiunta a tale predetta soglia avrebbero determinato lo sforamento della stessa con conseguente esposizione a tassazione di tutti i buoni spesa erogati nel 2022; pertanto, qualora l’azienda avesse deciso di erogare fin da subito tali buoni senza attendere la legge di attuazione del Decreto ( avvenuta il 20/05/2022), il nostro Studio, così come TreCuori declinava ogni responsabilità in merito;
  • come sopra anticipato, i buoni carburante – come tutti i buoni spesa – devono rispettare i requisiti previsti dalla normativa di settore ovvero ad esempio essere nominativi (cfr. art. 6 decreto interministeriale del 25 marzo 2016): requisiti che sono garantiti nel caso in cui l’erogazione degli stessi sia gestita attraverso la Piattaforma TreCuori, che offre anche altri vantaggi come ad esempio la maggiore spendibilità nel territorio.

MAGGIOR SPENDIBILITÀ DEL BONUS ANCHE NEL TERRITORIO GRAZIE AI BUONI TRECUORI

Come spesso accade, la spendibilità dei buoni tradizionali – che siano per carburante o spesa in generale – è limitata alle grosse catene. Ciò li rende a volte non facilmente fruibili e quasi sempre estranei al territorio.

Per questo motivo, la piattaforma TreCuori ha messo a punto i Buoni Welfare TreCuori, uno strumento unico nel suo genere! Disponibili in diverse versioni sia per il carburante che per qualsiasi altra spesa, possono essere utilizzati potenzialmente in qualsiasi attività in Italia senza costi o commissioni per chi li incassa. Grazie ai Buoni TreCuori il lavoratore può spendere il proprio welfare anche in tutte quelle realtà di prossimità di sua fiducia, in maniera semplice e generativa per entrambe le parti: ne sono un esempio i tanti distributori di carburante locali, sia che appartengano alle insegne nazionali sia che si tratti di pompe bianche di zona. Analogamente, i Buoni Spesa TreCuori, quando non sono limitati all’acquisto di carburante, sono incassati da attività di ogni tipo quali quelle commerciali, artigianali, professionali, ecc.

Così facendo si ottiene una ricaduta positiva sull’economia dei territori, con benefici per imprese, fornitori di servizi e cittadini che li vivono.

—————————————

Bonus Carburante: insomma…una concreta opportunità per le aziende e lavoratori che vale la pena di essere colta!

Tutto il nostro team di esperti è completa disposizione per ogni eventuale chiarimento o informazione. Contattaci, sarà per noi un piacere poterti essere utili!

Condividi

Un aiuto concreto per i dipendenti, anche per aziende che non avevano mai fatto welfare prima!

Gli aumenti vertiginosi delle bollette di energia e gas stanno pesando sulle aziende e sulle famiglie in modo drastico e purtroppo, visti anche i fatti di cronaca odierni, non scenderanno nel breve periodo. Per cercare di aiutare i propri dipendenti e al contempo ottimizzare i costi aziendali, sempre più aziende hanno scelto di farlo attivando il welfare aziendale con TreCuori.
Tanti sono gli esempi virtuosi in varie zone d’Italia: ne è una testimonianza Andrea Beri, amministratore delegato della Ita Spa di Calolziocorte e consigliere di Api Lecco Sondrio, ha deciso di erogare un “Bonus energia” per i propri lavoratori: 250 euro una tantum per far fronte ai rincari di questo periodo. Un’iniziativa va ad aggiungersi al welfare aziendale che la Ita Spa eroga normalmente ai suoi lavoratori tramite la piattaforma TreCuori.
Il “Bonus energia” non è una novità per la famiglia Beri che ne ha già presentato l’introduzione anche nell’altra azienda di proprietà in Veneto, la CB trafilati acciai.

Per citare un altro esempio, anche  MAB – Metallurgica Alta Brianza ha deciso di dimostrare una vicinanza concreta ai propri collaboratori, erogando un Bonus Welfare di 400 euro per tutti i 70 dipendenti. Dalle parole dell’Direttore Generale Guido Baggioli: “Imprese come la nostra hanno ancora una dimensione familiare e c’è un rapporto molto stretto con i nostri collaboratori, quindi abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per stare al loro fianco”.

Molti altre sono le aziende che in questi ultimi tempi stanno attivando sempre più piani di welfare aziendale per i propri collaboratori o stanno integrando i piani già in essere: una concreta testimonianza dell’utilità e dei benefici del welfare, se ben applicato, a tutti i soggetti coinvolti!
Condividi

Secondo Welfare, uno dei centri-studio più autorevoli in Italia sui temi del Welfare, ha dedicato un proprio articolo ai Buoni Spesa TreCuori descrivendone le peculiarità e gli effetti positivi sulle economie locali, in linea con la filosofia di welfare di TreCuori

 

I buoni spesa rappresentano indubbiamente uno strumento importante nel campo del welfare aziendale, apprezzato da imprese e lavoratori. Per valorizzare il potenziale di tali buoni anche a livello locale, TreCuori Società Benefit ha messo a punto un sistema di buoni spendibili anche presso attività commerciali e servizi di prossimità che possono incassarli in maniera molto semplice e ricevendo il pagamento in tempi brevi.

I Buoni TreCuori: “buoni” per il territorio

TreCuori ha scelto di formulare un’offerta che non punta solo sui grandi player internazionali ma valorizza le piccole realtà del territorio. Come ci ha spiegato Alberto Fraticelli, co-Fondatore e Direttore di TreCuori, “data la natura dello strumento, tra i fornitori di beni e servizi non ci sono solo distributori di carburante e supermercati, ma ce ne sono di tutti i tipi grazie al sistema che ne incentiva l’acquisto anche verso piccole realtà commerciali (mercerie, fiorai, panetterie, macellerie, edicole), artigianali (parrucchiere, estetista, idraulici) e professionali (commercialisti, avvocati). Come spiegato in questo video, i buoni sono infatti spendibili in tutte queste attività, senza che esse siano preventivamente registrate nella piattaforma TreCuori e senza che debbano sostenere alcun costo.

Con i Buoni TreCuori abbiamo voluto valorizzare i piccoli proprietari e non le grandi catene. Nel nostro circuito di buoni ci sono soprattutto realtà locali che hanno un rapporto privilegiato con il territorio. E quando c’è un brand nazionale è perché quel singolo punto vendita è di proprietà di un piccolo imprenditore locale, come succede nella distribuzione organizzata o nel franchising”.

In questo modo, dicono a TreCuori, l’investimento fatto dalle imprese nell’ambito del welfare aziendale resta all’interno del territorio e produce una ricaduta positiva per l’economia sociale. “Sempre più imprese”, spiega Fraticelli, “vedono in questo tipo di buoni un modo per mettere in pratica un’iniziativa concreta e misurabile di sostenibilità economica e sociale”.

 

Alcuni numeri sui Buoni TreCuori

In circa quattro anni dall’ideazione di questo strumento, a fine febbraio 2022, è stata superata la soglia del milione di euro di valore in Buoni Spesa TreCuori incassati dalle tante attività locali che in tutt’Italia hanno deciso di aderirvi. Oltre 400 aziende hanno offerto ad oggi questo tipo di buoni a più di 3.000 collaboratori, i quali li hanno utilizzati per i loro acquisti più di 40.000 volte in oltre 500 diverse realtà di prossimità.

Come evidenzia Katia Cais, Responsabile della Divisione Welfare di TreCuori, “le aziende nostre clienti hanno la possibilità di scegliere quali buoni destinare ai propri collaboratori avendo a disposizione sia 200 tipologie di buoni spesa ‘tradizionali’ – sia in formato fisico che elettronico – sia i Buoni TreCuori. È interessante notare come siano sempre di più quelle che decidono di utilizzare solo i buoni TreCuori per dare un valore diverso al loro investimento ma anche per offrire ai propri collaboratori maggiore libertà di scelta: ad esempio chi ha un’auto a metano difficilmente riuscirebbe a fare carburante con i buoni tradizionali”.

Questo succede”, ha proseguito Cais, “in modo particolare quando nella loro zona le attività che incassano i buoni spesa TreCuori sono già presenti e conosciute. Il fatto di riconoscere solo questo tipo di buoni viene visto come un modo di fare welfare ‘su misura’ per i propri lavoratori, ma con attenzione anche al territorio. Fino ad ora abbiamo gestito buoni spesa per più di 12 milioni di euro e ci aspettiamo che il milione di euro di buoni TreCuori salga rapidamente”.

I buoni welfare e il welfare aziendale territoriale

Trattandosi di strumenti molto semplici, sostenuti attraverso risorse di soggetti privati, come le imprese, i Buoni Welfare possono dare una spinta rilevante ai consumi e quindi un effetto positivo anche per l’Erario. Adottati in una logica più territoriale, i buoni veicolati attraverso il welfare aziendale possono divenire uno strumento per incentivare lo sviluppo dell’economia locale. Nel caso dei Buoni TreCuori, questi cercano infatti di quanto includere tutte quelle realtà di vicinato, con l’idea che – avendone la possibilità – saranno poi i lavoratori a preferirle alle grandi catene e alle piattaforme online. Ponendo attenzione al territorio, i buoni possono coinvolgere la filiera dei servizi e delle attività locali  generando così un circolo virtuoso in costante crescita.

Diverse sono le zone d’Italia in cui, grazie ai Buoni TreCuori, tutto ciò si sta verificando. Per riportarne alcuni: nel Distretto della Bassa Romagna in provincia di Ravenna, nelle province di Lecco e Sondrio attraverso il progetto Valoriamo, in Sardegna con i progetti di Oristano Welfare e di Fradi, nell’Alta Valle del Reno sull’appennino tra Emilia e Toscana, nella provincia di Vicenza e in generale in Veneto con un progetto promosso da Confcommercio e Confesercenti.

Condividi

OLTRE 100MILA EURO DI BUONI WELFARE TRECUORI EROGATI DALLE AZIENDE DURANTE IL PERIODO NATALIZIO

 

Sono tante le aziende che, a causa delle restrizioni Covid, non hanno potuto festeggiare il Natale con i propri collaboratori con le tradizionali cene natalizie e hanno scelto di destinare loro il budget previsto in buoni spesa

Piuttosto che utilizzare buoni dei grandi player online (Amazon, Zalando, Media World, ecc. ) come fatto in passato, sempre più aziende hanno cercato modalità che permettessero di spendere i buoni presso le attività locali ottenendo così un duplice effetto positivo: da un lato aumentare la libertà di scelta dei propri lavoratori, dall’altro innescare una ricaduta economica nel territorio in favore delle attività di prossimità e dei soggetti che ci vivono.

Una di queste modalità è il Buono Spesa TreCuori, un buono incassabile potenzialmente da qualsiasi attività locale senza che si debba sostenere alcun costo. Già migliaia sono le realtà in tutt’Italia abilitate all’incasso di questi buoni, di queste 719 risiedono in Veneto. 

917.910,00€ è il valore dei Buoni TreCuori erogati finora ai lavoratori italiani, di cui 338mila€ sono stati incassati da più di 500 attività locali della Regione Veneto, per un importo medio di circa 2.000,00; vi sono state anche varie attività che hanno registrato degli incassi molto consistenti (una ventina hanno incassato più di 10.000,00€ cadauna). 

La diffusione dei Buoni Welfare TreCuori è ampia in tutto il territorio nazionale, anche grazie alle Associazioni di Categoria che a vari livelli nazionali, regionali o provinciali, sono partner del progetto TreCuori quali ad esempio Ascom Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti: la Regione Veneto rappresenta circa il 37% del valore totale italiano. 

Le tipologie di attività locali che incassano i Buoni TreCuori sono estremamente variegate: oltre alle tipologie più tradizionali – quali supermercati, distributori di carburante, ecc. – ve ne sono tante sia nell’ambito commerciale (mercerie, fiorai, panettieri, ecc.) che artigianale (parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) e professionale. Tutte queste realtà non avevano mai avuto accesso ad uno strumento di questo tipo e non erano mai state coinvolte nel circolo virtuoso del Welfare Aziendale Territoriale

Grazie ai Buoni Welfare TreCuori, il welfare erogato dalle aziende rimane di fatto all’interno dei territori producendo una ricaduta positiva per l’economia locale; cosa che non accadrebbe con i buoni regalo dei grandi player internazionali (uno tra tutti, il buono Amazon). Ed è proprio ciò che sta accadendo in queste settimane: anche se ormai il Natale è passato e l’erogazione dei Buoni Welfare TreCuori durante tale periodo si è conclusa, questi buoni continuano ad essere spesi nelle tante attività locali in Italia, generando un continuum di effetti benefici non solo ad un unico territorio, ma a tutti i territori.

Da qui, il testo del nostro pay-off: “TreCuori, il Welfare del Tuo territorio!”

Per maggiori dettagli sui Buoni Welfare TreCuori leggi la News dedicata sul nostro sito, oppure contattaci! Sarà per noi un piacere poterti essere utili.

Condividi
AUGURI DI NATALE 2021 TRECUORI
Auguri a te...e anche al tuo territorio!

Cara Amica, Caro Amico,

auguri a te....e anche al tuo territorio!
Sai perché?
Perché noi di TreCuori crediamo che i tempi siano ormai maturi per comprendere che le persone possano vivere "bene" se anche i territori dove loro vivono "stanno bene". Crediamo infatti in un sistema economico che abbia al centro le persone, i territori e la loro sostenibilità. Ed è questa convinzione che ci spinge ogni giorno ad impegnarci a fondo per difendere, sostenere e sviluppare la prosperità dei territori: quei territori che prima di tutto sono relazioni, economiche e sociali, tra imprese, persone, associazioni di categoria, amministrazioni pubbliche, scuole e associazioni.
 
Abbiamo sviluppato e implementato i nostri servizi di Welfare Aziendale, Welfare Pubblico e Marketing Sociale - che ormai sono utilizzati da più di 20.000 imprese e 80.000 persone - per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, migliorare la produttività e il risparmio delle imprese, portare più contributi economici per associazioni non profit e scuole.
 
Abbiamo nel frattempo lavorato senza sosta per mettere a punto un nuovo ambizioso progetto, su cui lavoriamo da anni. È un’iniziativa pensata per offrire nuove opportunità a commercianti, artigiani e PMI: un modello economico che potremmo definire rivoluzionario, basato sulla reciprocità degli scambi, sulla convenienza e sul diritto. Lo scopo è riportare nel territorio buona parte degli scambi che i grandi player on line gli hanno sottratto.    
Non vediamo l’ora di inviarti maggior dettagli relativamente a questo progetto del tutto innovativo che apriremo al pubblico nel 2022 ed al quale potrai partecipare anche tu.
Sarà una iniziativa “non ordinaria”, di grande impatto economico e sociale che sentiamo il dovere di realizzare.

Come forse già saprai siamo una società aperta perché ciò che vogliamo fare è “cambiare le cose” e per questo c’è bisogno di tutti. Se anche tu condividi gli stessi Valori e vuoi saperne di più, non esitare a chiamarci: sarà un piacere metterti al corrente e se ciò che vedrai ti piacerà, potrai unirti a noi …. e sarai il benvenuto.  

Nel frattempo, abbiamo il piacere di segnalarti qui sotto alcuni aggiornamenti riguardanti i nostri servizi e nuove opportunità per far crescere la prosperità e il benessere delle persone e dei territori in cui vivono.

 

Con il piacere di essere utili,
Auguri!


Le persone di TreCuori Spa
Società Benefit

Welfare Aziendale last minute!


Il welfare aziendale permette di dare ai dipendenti benefit detassati, un bel vantaggio per lavoratori e aziende!
L’anno è quasi finito, ma c'è ancora tempo per avviare un piano welfare con competenza 2021 anche attivandolo ad inizio 2022 (fino all'approvazione del bilancio): scopri tutti i vantaggi!

 
 
Leggi la News

Marketing Sociale


Da un lato negozi e attività che hanno ottenuto più vendite da migliaia di clienti. Dall'altro non profit e scuole che hanno incassato contributi, in alcuni casi di oltre 10 mila euro. Una relazione win-win incentrata sul territorio. Vuoi farlo anche tu? Iscriviti, è gratis!

 
Leggi la News

Welfare Pubblico


E' lo strumento che TreCuori offre alle Pubbliche Amministrazioni per erogare ai cittadini contributi economici in maniera efficace, semplice, controllata e generativa e così attivare un circolo virtuoso per il bene comune. Scopri le esperienze virtuose in varie zone d'Italia!

 
Scopri di più

MarketPass


Il nuovo progetto su cui stiamo lavorando da alcuni anni e che si integra fortemente con i servizi già consolidati. Un nuovo mercato per riportare nel territorio parte degli scambi che i grandi player on line stanno sottraendo.

 
Stay tuned!

Condividi questi Valori?


Anche tu ritieni che sia importante difendere, sostenere e sviluppare i territori dove viviamo e lavoriamo? Anche tu credi che i servizi di TreCuori siano innovativi, utili e pertanto destinati al successo? Se vuoi, unisciti a noi e diventa socio della nostra "Public Company dei Territori"!

 
Scopri di più

Pensi che possa interessare a qualche tuo amico, un'impresa,  un’attività commerciale, un’amministrazione pubblica, una scuola o un’associazione no-profit? Inoltragli questa mail, gli farai un bel regalo!

Condividi

TreCuori scelta da Confartigianato e Welfare Insieme a sostegno del Terzo Settore!

 

Facendo la spesa, acquistando regali natalizi, o perfino andando dal parrucchiere, è possibile sostenere realtà non profit del tuo territorio: è la forza del Marketing Sociale.

Le attività aderenti a Confartigianato e coinvolte in questo meccanismo virtuoso si sono impegnate a veicolare una porzione del guadagno ottenuto grazie ai dipendenti delle imprese che fanno welfare verso progetti a impatto sociale; il tutto sotto la supervisione di WelFare Insieme e del partner TreCuori, che garantiscono la regolarità di questo processo.

Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: le persone che vogliono acquistare un prodotto o un servizio nella rete di erogatori convenzionati potranno andare sul sito di TreCuori e consultare l’elenco delle attività che aderiscono al progetto. Scegliendo questi negozi e dichiarandosi “consumatori TreCuori” riceveranno, al raggiungimento di una soglia minima di spesa, un voucher con un codice che, registrato sull’app gratuita, farà pervenire il contributo alla scuola o ad altre organizzazioni che potranno essere individuate (suggerite) dal consumatore stesso.

La rete di attività convenzionate è in continuo aumento: ad oggi comprende ferramenta, ottiche, centri benessere, parrucchieri, alimentari, farmacie, bar, ristoranti e molto altro ancora. Grazie al marketing sociale questi esercenti hanno la possibilità di coinvolgere e fidelizzare la propria clientela, evidenziando come la spesa fatta possa avere una ricaduta positiva per il proprio territorio.

Il Marketing Sociale consente quindi di generare un circuito virtuoso, grazie al quale le imprese e i negozi riescono a sostenere organizzazioni e progetti che operano in ambito sociale.

Attraverso il marketing sociale è possibile altresì finanziare progettualità fortemente radicate nel territorio.

È proprio quanto accaduto nel progetto RigenerArti e nel progetto Valoriamo, entrambi sostenuti da Fondazione Cariplo.

Nel caso del progetto Valoriamo, è nato il Fondo Comunitario gestito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese il quale raccoglie risorse coinvolgendo la rete di attività commerciali convenzionate allo scopo di realizzare attività e percorsi di inclusione socio-lavorativa. La proposta del Marketing Sociale è quindi un’opportunità interessante in una prospettiva di secondo welfare; è un meccanismo che riesce ad ingaggiare il circuito delle piccole attività del territorio, i comuni cittadini che compiono acquisti e le imprese che fanno welfare aziendale allo scopo di finanziare interventi e organizzazioni che a livello locale promuovono l’inclusione sociale.

Sul fronte di RigenerArti, Fondazione Cariplo e Confartigianato Imprese hanno sviluppato con importanti risultati questo progetto che ha l’obiettivo di creare un welfare più comunitario attraverso la diffusione di servizi di welfare tra micro-piccole imprese e famiglie. L’accordo ha interessato progressivamente sette province (Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Milano, Monza-Brianza e Novara).

Il coordinamento dei progetti sta in capo a WelFare Insieme, con il quale conferma in modo tangibile la sua mission, ovvero supportare le Associazioni Territoriale di Confartigianato nel dare una risposta strutturata, permanente e collegata ai territori, alla crescente domanda di servizi per il benessere delle persone.

Condividi

L’attenzione al benessere e alla salute dei propri collaboratori è un fattore determinante per la crescita delle aziende. Ne è convinta Rollawaycontainer (link al sito), leader nel settore della produzione e vendita di articoli professionali, che ha deciso di attivare un articolato piano di welfare aziendale in collaborazione con la Società Benefit TreCuori di Conegliano.

 

In un clima di pesante incertezza economica e sanitaria, diventa sempre più evidente la difficoltà di gestire lavoro, famiglia e salute. Nonostante il periodo complicato, l’azienda veneta che da diversi anni ha scelto il commercio digitale è cresciuta in termini di clienti e ordinativi con un conseguente incremento del personale. “La nostra è una squadra unita che parla al femminile” spiega Monica Gasparini, responsabile amministrativo e finanziario. “L’azienda è cresciuta grazie all’incontro tra il nostro storico team e le nuove figure provenienti da importanti atenei come IULM, IUSVE e Ca’ Foscari. Risorse preparate alle sfide di un mercato sempre più digitale e che hanno portato una sensibilità ed uno spirito fortemente progressista in tema di gender equality, famiglia, istruzione e salute”.

Il gran lavoro fatto da tutto il team di Rollawaycontainer ha permesso all’azienda di crescere con importanti risultati. L’integrazione tra le nuove risorse, che hanno portato una visione giovane e femminile, e lo storico team produttivo a prevalenza maschile, ha determinato un bilanciamento di idee e la nascita di progetti che si sono rivelati fondamentali per il successo aziendale.

Rollawaycontainer ha quindi scelto di premiare i propri collaboratori impegnandosi in un piano di welfare aziendale di durata triennale siglato con TreCuori. Un piano che si concretizza in un sostengo economico reale per i dipendenti, da spendere in libertà in servizi di istruzione, salute, famiglia, viaggi e vacanze, sport, cultura, assistenza alla persona, previdenza complementare e interessi sui mutui.

Rollawaycontainer ha scelto la piattaforma TreCuori anche per favorire le spese del Welfare sul territorio permettendo in questo modo di aiutare il tessuto produttivo locale. Questo è possibile grazie ad alcuni strumenti messi a disposizione nel piano di welfare come i Buoni TreCuori che ogni lavoratore può spendere presso le attività commerciali che preferisce, compresi i negozi di vicinato locali, senza nessun costo d’incasso per i commercianti. La sensibilità per il territorio resta infatti un punto chiave per l’azienda veneta, nonostante l’obiettivo sia quello di sviluppare una piattaforma attiva sia in Italia che in Europa.

Condividi

CONSIGLI E SPUNTI PER PIANI WELFARE ATTIVATI A CAVALLO DELLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO CONTABILE, UN MOMENTO CHE, SE BEN SFRUTTATO, PUÒ ULTERIORMENTE AUMENTARE LE OPPORTUNITÀ DEL WELFARE!

 

Il welfare aziendale, quello vero, non ha di per sé una forte stagionalità: i piani possono partire e finire in qualsiasi momento dell’anno, ma sicuramente il periodo a cavallo della chiusura dell’esercizio contabile (sia nel periodo finale che iniziale) è un periodo nel quale molte aziende decidono di attivare un piano welfare, soprattutto se lo fanno per la prima volta (è un “momento di bilanci” e di premi ai dipendenti).
Varie sono le considerazioni che è utile tenere presente in questi casi: in primis quella relativa alla competenza dei costi del piano di welfare, cioè in quale esercizio sono da imputare da un punto di vista di contabile, ma anche ad esempio alcuni aspetti operativo-gestionali, quali le tempistiche e le modalità di attivazione del piano.

Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo completo, oppure contattaci! Un nostro consulente sarà felice di spiegarti tutto nei dettagli.

 

ENTRIAMO NEL VIVO DELL’ARGOMENTO: IN QUALE ESERCIZIO SONO DA CONSIDERARE I COSTI DEL PIANO WELFARE?

 

LA COMPETENZA CONTABILE

Trattandosi di un aspetto tecnico-contabile, è importante partire dal principio di competenza da considerare: è quello della “competenza economica“, in virtù del quale deve essere rispettata la CORRELAZIONE tra costi e relativi ricavi a cui si fa riferimento. 

Questo ci fa capire che l’imputazione dei costi:

  • NON dipende quindi dal momento nel quale i lavoratori godranno dei benefit;
  • MA dipenderà dalle motivazioni che sono alla base delle premialità che l’azienda intende riconoscere ai propri dipendenti.

Volendolo spiegare con un esempio:

    • il piano welfare potrebbe essere attivato nel mese di dicembre dell’anno 2021, in virtù dei risultati che l’azienda ha ottenuto nell’anno 2021: questi costi saranno quindi da contabilizzare nell’esercizio 2021 anche se i lavoratori godranno dei benefit nel 2022;
    • oppure, il piano potrebbe essere attivato nel mese di dicembre dell’anno 2021, per offrire ai dipendenti delle premialità che possano migliorare il clima aziendale nel 2022, quindi questi costi saranno da contabilizzare nell’esercizio 2022.

Capiamo quindi che diventa molto importante redigere il regolamento nel modo più chiaro e corretto possibile, facendo in modo che siano ben definiti i motivi alla base delle scelte dell’azienda.

 

I PARAMETRI TEMPORALI 

Altro interessante aspetto da considerare è il termine ultimo entro il quale l’azienda può decidere di attivare un piano welfare imputandone i costi all’esercizio in chiusura: anche in questo caso può variare da caso a caso, in funzione di quando sia la data di approvazione ufficiale del bilancio. Questo vuol dire che l’azienda può decidere di attivare un piano welfare anche nei primi mesi dell’anno successivo ed imputare questi costi all’esercizio precedente, purché il bilancio non sia ancora stato approvato e la motivazione alla base delle premialità riconosciute sia riconducibile chiaramente ai risultati raggiunti nell’esercizio precedente.

Facciamo un esempio: 

    • un’azienda che ha la data di approvazione del bilancio il 23 marzo 2022 potrebbe decidere di attivare un piano welfare fino al giorno precedente (cioè entro il 22 marzo 2022) e porre come motivazione alla base della premialità l’aver ottenuto risultati soddisfacenti per l’anno 2021. I costi relativi a questo piano welfare, essendo correlati a ricavi dell’esercizio precedente, vanno contabilizzati nell’esercizio 2021
    • altro caso è invece se l’azienda ha già approvato il bilancio dell’anno precedente; in questo caso, nel nostro esempio dopo il 23 marzo 2022, non sarà più possibile attivare piani welfare attribuendone i costi all’esercizio 2021. I costi di nuovi piani welfare saranno normalmente contabilizzati nell’esercizio corrente (2022), o eventualmente negli esercizi futuri, in funzione di quanto indicato nel regolamento, sempre nel pieno rispetto del principio di competenza e quindi della correlazione costi-ricavi.

 

GLI ASPETTI OPERATIVO-GESTIONALI RELATIVI ALL’ATTIVAZIONE DI UN PIANO WELFARE  A CAVALLO DELLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

 

LE TEMPISTICHE 

Uno degli aspetti da considerare nell’attivazione di un piano welfare a cavallo dell’esercizio contabile è quello delle tempistiche necessarie. Di solito la prima preoccupazione del direttore delle risorse umane o del titolare di un’azienda in questa particolare situazione è: “Siamo ancora in tempo per poter attivare un piano welfare?“. La risposta a questa domanda dipende da alcuni fattori: prima di tutto dalla piattaforma welfare scelta dall’azienda. Per quanto riguarda TreCuori, molto spesso la risposta potrà essere sì: infatti siamo un provider welfare estremamente flessibile che permette l’attivazione di piani welfare in tempi molto veloci (addirittura possono essere sufficienti 2 o 3 giorni per attivare un piano).

Naturalmente quello che non è da sottovalutare, è che questi tempi sono possibili se l’azienda ed il suo consulente hanno già le idee chiare sui parametri in base ai quali intendono impostare un piano welfare, quali ad esempio: come definire le categorie omogenee di dipendenti beneficiari di welfare benefit, che valori riconoscere alle varie categorie, come comunicare ai propri dipendenti la decisione aziendale di attivare un piano welfare, come informare i propri collaboratori sul funzionamento del welfare e della piattaforma che l’azienda mette loro a disposizione. Si tratta di aspetti molto importanti che vale la pena di “valorizzare” tenendo anche presente che, se gestiti superficialmente, potrebbero ridurre la piena soddisfazione dei dipendenti e quindi la piena riuscita di un piano.

 

LA PROCEDURA 

Quindi, cosa deve decidere e fare l’azienda, eventualmente insieme al suo consulente, per attivare un piano welfare, soprattutto se in una fase di “fine o inizio esercizio”? 

Vediamolo di seguito una sintesi schematica dei passi principali che l’azienda deve seguire:

        • valutare se, da un punto di vista normativo, operare autonomamente oppure avvalersi del supporto del proprio Consulente o della propria Associazione di Categoria (in caso di necessità TreCuori è a disposizione per loro);
        • valutare se, da un punto di vista operativo, agire autonomamente oppure avvalersi del supporto di una piattaforma di Welfare Aziendale (come ad esempio TreCuori);
        • identificare quale tipo di welfare vuole attivare (a questo link una News di approfondimento sui diversi tipi di welfare attivabili);
        • se è necessario il regolamento, decidere chi lo deve redigere (il proprio consulente, la propria associazione di categoria oppure TreCuori) e naturalmente i parametri che deve riportare (categorie omogenee, valori, durata, ecc.);
        • sottoscrivere il mandato senza rappresentanza con il quale incarica TreCuori di acquistare per proprio conto i servizi e i beni scelti dai lavoratori;
        • approvare l’offerta commerciale;
        • disporre la prima provvista finanziaria;
        • decidere come e quando comunicare ai propri collaboratori l’attivazione del piano welfare ;

…in sintesi: step in gran parte predefiniti, più semplice a farsi che a dirsi!

 

ULTERIORI OPPORTUNITÀ A CAVALLO DELL’ESERCIZIO: L’OTTIMIZZAZIONE DELLA SOGLIA MASSIMA DI FRINGE BENEFIT

 

Attivare un piano welfare a cavallo di due esercizi contabili presenta dei vantaggi anche in termini di ottimizzazione della soglia massima fruibile da parte dei lavoratori in Fringe Benefit: poiché la loro attribuzione all’esercizio di competenza viene fatta facendo riferimento al momento della loro prenotazione e non al momento effettivo della loro spesa, attivando un piano welfare a cavallo di due esercizi si dà la possibilità ai propri collaboratori di massimizzare la spendibilità del credito welfare in Fringe Benefit, che come sappiamo sono considerati una delle modalità di spesa più semplici in assoluto. Cosa vuol dire questo? Spieghiamolo con un esempio:

  • Immaginiamo di essere a dicembre 2021: un’azienda sta valutando di erogare €250 a tutti i propri dipendenti in welfare aziendale:
    • se questo piano viene attivato dal gennaio 2022, i lavoratori che spenderanno i propri €250 in Fringe nel 2022, non potranno disporre di ulteriore capienza Fringe Benefit nel corso del 2022;
    • se questo piano viene attivato entro dicembre 2021, e se i lavoratori non hanno già fruito nel 2021 di Fringe Benefit, ordinando Fringe Benefit relativi al piano welfare entro il 31/12/2021 manterranno nel 2022 la piena capienza prevista annualmente dalla legge per ulteriori Fringe Benefit. Un vantaggio rilevante sia per i lavoratori che per il datore di lavoro.
  • Immaginiamo di essere a dicembre 2021: un’azienda sta valutando di erogare €750 a tutti i propri dipendenti in welfare aziendale ed è interessata a permettere loro di spenderne quanti più possibile in Fringe Benefit, in quanto ritiene che i buoni spesa siano il modo più semplice per spendere il welfare:
    • se questo piano viene attivato dal gennaio 2022, i lavoratori che spenderanno i propri €250 in Fringe nel 2022, non potranno disporre di ulteriore capienza Fringe Benefit nel corso del 2022 e dovranno spendere i restanti €500 in rimborsi e acquisti diretti;
    • se questo piano viene attivato entro dicembre 2021, e se i lavoratori non hanno già fruito nel 2021 di Fringe Benefit, ordinando Fringe Benefit relativi al piano welfare entro il 31/12/2021 (sfruttando appieno il limite raddoppiato di €516 previsto in via straordinaria dalla legge per il 2021), manterranno nel 2022 la piena capienza prevista annualmente dalla legge per ulteriori Fringe Benefit potendo così ordinare altri €250 sempre in buoni spesa ed esaurendo così tutto il proprio credito molto facilmente.

Con TreCuori la massimizzazione dell’utilizzo dei buoni spesa non si limita agli esempi appena visti relativi ai Fringe Benefit, ma è enfatizzata anche grazie alla disponibilità de Buoni Alimentari, un’unicità della piattaforma TreCuori che permette ai lavoratori di spendere sempre in buoni fino a circa € 1.700 annui (che si aggiungono ai €258 o €516 dei Fringe Benefit). Si tratta di una tipologia di utilizzo che non è normalmente messa a disposizione dalle altre piattaforme welfare, che invece rappresenta un motivo di grande interesse per lavoratori e aziende, che cercano sempre modalità di spesa del credito molto semplici.

 

QUALCOSA DI PIÙ DI SEMPLICI BENEFIT

 

È ormai pacifico che il Welfare Aziendale non siano semplicemente benefit che godono di mera esenzione fiscale e contributiva, ma si tratti di un modo per consolidare il legame tra aziende e collaboratori, ottimizzando per le prime il costo del lavoro e rappresentando per i dipendenti una maggiore capacità di spesa, il tutto contribuendo a migliorare il clima aziendale e la soddisfazione dei soggetti coinvolti.

E se tutto questo viene fatto nel periodo natalizio di fine anno, può assumere un valore simbolico ancora più forte, perché oltre ad essere “momento di bilanci” è anche un momento dal forte valore emotivo intrinseco.

 

———————-————–

Insomma, se alcuni di questi aspetti ritieni possano interessarti per la tua azienda, avrai capito che anche negli ultimi giorni dell’anno non è troppo tardi, anzi può essere il momento migliore per iniziare a fare Welfare!

Chiamaci per parlarne insieme, sarà per noi un piacere poterti essere utili.

E ricorda, come espresso dal nostro pay-off: “TreCuori, il Welfare del tuo Territorio“!

Condividi