L’Arena – MarketPass salva e rilancia il commercio territoriale



Presentata in Camera di Commercio di Verona la piattaforma e-commerce MarketPass: scambi in euro e «cordis», buoni acquisto scontati in aziende (PMI e micro) aderenti al progetto.

 

Mantenere il commercio di vicinato quanto più possibile ancorato al territorio, valorizzando le Pmi del settore e consentendo loro di proseguire l’attività sempre più minacciata dalle multinazionali e dai grandi player on line. Con questo obiettivo nasce MarketPass (www.marketpass.org/) piattaforma digitale gestita da TreCuori Società Benefit, che permette solo alle micro e piccole imprese di scambiare prodotti e servizi.

Il funzionamento del portale è stato presentato in Camera di Commercio, a Verona, durante il convegno “Modelli innovativi per il sostegno delle Pmi e del commercio locale”, organizzato da CRIET, il Centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio, al quale hanno partecipato anche Emiliano Biraku (componente di Giunta di Confesercenti Veneto) ed Eugenio Gattolin (segretario generale di Confcommercio Veneto). Il portale è fruibile in modalità b2b, sotto forma di e-commerce rivolto a tutte le imprese partecipanti, che possono acquistare e vendere e come b2c, accessibile anche ai privati. Gli scambi tra imprese si basano su un patto di reciprocità. Invece il privato si aggancia attraverso il welfare indiretto, che tutte le piccole e medie imprese del territorio, non solo del commercio, posso no attivare per i loro dipendenti.

Il b2b funziona perché gli scambi all’interno di MarketPass vengono pagati dall’acquirente ed incassati dal venditore parzialmente in euro e in parte in «Cordis», che non è una moneta alternativa, ma una specie di pro memoria dell’importo da portare in compensazione nelle operazioni successive. Se chi incassa rispetta il patto, andando ad acquistare da un’altra azienda del circuito, potrà utilizzare i crediti Cordis, alla stregua di una moneta. Diversamente sarà penalizzato non potendo scalare l’importo sul Conto Cordis.

Il b2c, a propria volta, funziona quanto più le aziende si dimostrano interessate ad attivare piani di welfare indiretto. «Per incentivare il coinvolgimento dei «consumatori» – spiega Angelo Di Gregorio, direttore del CRIET – occorre agire su più piani: coinvolgere le Pmi tramite le quali attivare piani di welfare rendendo disponibili dei buoni spesa (buoni Cordis) che possono servire a pagare prodotti e servizi presenti su MarketPass per la parte Cordis; rendere conveniente per persone ed imprese usare il portale su cui trovano un prezzo ed un servizio molto simile a quello presente sul mercato on line».
L’accesso dei privati potrà potenziare l’effetto del patto tra aziende che non si limiteranno a scambiare tra loro parte del valore acquistato, ma faranno entrare nel meccanismo della piattaforma tanti compratori che sono i loro dipendenti.

«Il modello MarketPass è competitivo assicura Giovanni Lucchetta, amministratore TreCuori Spa Società Benefit del Trevigiano – non ci sono, infatti, costi peri beneficiari del piano di welfare indiretto o per aderire al patto tra aziende che operano sulla piattaforma e partecipano all’accordo.
Contenuto è anche l’onere variabile in percentuale sul le vendite effettive (circa 7% addebitato interamente nel conto cordis). Infine è nella norma il prezzo di gestione di un piano welfare per le aziende che lo attivano a vantaggio dei dipendenti». TreCuori si occupa di gestire il MarketPass e la piattaforma di welfare indiretto, promuovendo l’iniziativa e prendendosi carico di tutte le attività che l’azienda non è in grado di assicurare (assistenza, backoffice, spedizioni, schede tecniche, monitoraggi dei prezzi, gestione pagamenti ecc.), gestendo e rendicontando i conti Cordis degli utilizzatori.

Il modello, coperto da brevetto, ha un’efficacia già testata da una ricerca coordinata dal prof. Mario Menegatti, direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma. Trai punti di forza, il fatto che la piattaforma sia riservata alle Pmi; l’ampiezza dell’offerta di prodotti con un effetto potenziale sui profitti delle partecipanti che va dal +25% ad oltre il 200% del fatturato, il prevedibile incremento di domanda dovuto dagli scambi reciproci tra imprese, stimati in crescita e la possibilità di coinvolgere sempre più consumatori con forme incentivanti di acquisto.

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