Più soldi in tasca e un welfare sempre più ricco: rinnovato il CCNL di riferimento

 

Il settore tessile, abbigliamento e moda ha siglato un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) che porta con sé importanti novità per i circa 400mila lavoratori del settore di oltre 40.000 imprese in tutt’Italia. L’accordo, raggiunto tra Sistema Moda Italia (l’associazione appartenente a Confindustria che detiene la rappresentatività istituzionale di questo settore manifatturiero) e i sindacati Filctem, Femca e Uiltec, prevede aumenti salariali, un potenziamento del welfare e una serie di misure per conciliare meglio vita e lavoro.

Aumenti salariali e welfare potenziato

Tra i punti chiave del nuovo importante accordo,  ci sono 600 euro complessivi che i datori di lavoro devono mettere a disposizione dei propri lavoratori per beni e servizi welfare, con la prima tranche di 200 euro da erogare entro il 31/12/24.

Ad impattare positivamente sul potere d’acquisto dei lavoratori del settore tessile, saranno anche gli aumenti in busta paga: i dipendenti riceveranno infatti un aumento medio di 200 euro lordi al mese in tre anni ed aumenteranno anche i contributi per la previdenza complementare e l’assicurazione sulla vita, garantendo una maggiore tutela economica per il futuro.

L’offerta personalizzata di TreCuori

Per agevolare le aziende del settore tessile, abbigliamento e moda ad assolvere a questo nuovo obbligo, TreCuori ha predisposto un’offerta dedicata che permette alle imprese di coniugare la facilità di attivazione di un servizio pensato per soddisfare sia le esigenze delle aziende, siano esse PMI locali o multinazionali, sia dei lavoratori con condizioni commerciali di particolare favore. 

Tutto questo forti dell’esperienza ormai decennale che ha permesso a TreCuori di essere una delle piattaforme welfare di riferimento del mercato grazie alle caratteristiche peculiari che la differenziano fortemente rispetto agli altri operatori: 

  • un’offerta di beni e servizi capillare, con oltre 18.000 fornitori già attivi (con la possibilità di aggiungerne di nuovi) in tutt’Italia, che possono incassare spese welfare senza dover pagare alcuna commissione; 
  • un welfare quindi che diventa una vera e propria azione di sostenibilità non solo sociale, ma anche economica in favore della propria comunità e del proprio territorio, che le aziende clienti possono rendicontare in termini di sostenibilità e di impatto grazie ai dati che TreCuori fornisce loro; 
  • una grande facilità di utilizzo per lavoratori (oltre 80.000) ed aziende (oltre 2.000), grazie anche ad un supporto a lavoratori e imprese tramite Customer Service interni dedicati operativi 6 giorni su 7, con orari molto ampi (lun-ven 08.00-18.30; sab 08.00-12.30) e personale specializzato multilingue; 

Nuovo CCNL, nuove benefici per lavoratori e aziende

Il nuovo CCNL per il settore tessile, abbigliamento e moda rappresenta una svolta importante per i lavoratori del settore, che potranno beneficiare di aumenti salariali, di un welfare più ricco e di maggiori tutele. Questo accordo dimostra come sia possibile conciliare le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori, costruendo un futuro più sostenibile e prospero per il settore.

Tra le aziende che stanno già utilizzando TreCuori per il proprio welfare ce ne sono già molte che appartengono al settore tessile abbigliamento moda: se anche lei fosse interessato a questo tipo di opportunità e volesse approfondirne i vantaggi, ci contatti ai seguenti riferimenti e sarà per noi un piacere metterle a disposizioni le condizioni speciali che abbiamo predisposto: 

  • tel: 0438-095350
  • mail: commerciale.welfare@trecuori.org
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È questa la missione di TreCuori, società nata nel 2013 e diventata un soggetto di riferimento a livello nazionale

 

Nuovi scenari

VENEZIA – Un modo per salvaguardare l’economia locale e supportare negozi e servizi presenti sul territorio. È questa la missione di TreCuori, società benefit nata nel 2013 nel Trevigiano e diventata oggi un soggetto di riferimento a livello nazionale nel settore del welfare aziendale.

Una delle caratteristiche di questa piattaforma è quella di fornire ai lavoratori l’opportunità di scegliere gli erogatori a cui rivolgersi per ottenere i propri benefit aziendali, ossia quella serie di beni e di servizi che le aziende offrono ai propri dipendenti al di fuori dello stipendio mensile previsto in busta paga. Servizi che riguardano vari ambiti, quali l’assistenza sanitaria, i buoni pasto e acquisto, i buoni per lo sport e per il tempo libero, nonché quelli per la scuola e per il trasporto pubblico, fino all’assistenza per gli anziani, servizio di babysitting e viaggi.

È di 11 milioni di euro il valore delle spese effettuate, attraverso il welfare TreCuori fornito dalle aziende, nella provincia veneziana dal 2013 fino ad oggi; oltre 200 sono invece le aziende che, sempre nel Veneziano, hanno fornito welfare ai propri dipendenti.

Seimila dipendenti

Più di 6mila i lavoratori che hanno beneficiato della proposta territoriale TreCuori, mentre oltre 1000 sono i fornitori dei servizi che, all’interno del territorio, hanno incassato spese welfare senza pagare alcuna commissione. Buoni di particolare interesse per l’efficacia che riversano sul territorio di riferimento, favorendo il coinvolgimento gratuito di piccoli esercenti e di artigiani locali. Gli stessi che, nell’intera provincia veneziana, raggiungono il centinaio di presenze.

Rispetto alle altre opportunità messe a disposizione dei dipendenti aziendali e delle loro famiglie, quelle aderenti a TreCuori non sono sottoposte a vincoli predeterminati o a specifici fornitori. Il che significa che, man mano che i lavoratori segnalano e gli esercenti si accreditano, sul sito online di TreCuori il dipendente ha la possibilità di individuare la lista dei vari negozi di vicinato e servizi messi a sua disposizione. Non solo, il singolo può anche arrivare a chiedere alla propria azienda l’accreditamento di determinate realtà a lui più congeniali.

È chiaro che in questo modo la maggior parte delle spese realizzate con i benefit riesce a circolare all’interno del proprio territorio o del proprio Comune. Questa d’altronde è la mission della piattaforma, che si propone di andare incontro non solo alle esigenze e alle richieste dei dipendenti, ma anche di portare benefici al territorio di riferimento.

E sono tante le aziende che scelgono il welfare territoriale di TreCuori proprio perché ne condividono l’obiettivo finale: contribuire a trattenere le risorse e riattivare l’economia di prossimità, favorendo così la sopravvivenza del commercio locale. In questo modo contrastando il processo di desertificazione al quale sono sottoposti i centri urbani e creando un circolo virtuoso tra le aziende e i fornitori di prossimità.

Negozi e botteghe di quartiere dove, così facendo, andare a fare la spesa diventa per le famiglie molto più conveniente. Qui si può spendere la “dote” messa a disposizione dall’azienda, rimettendo in circolo le risorse proprio dove queste ultime vengono prodotte.

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Con il welfare TreCuori non solo i servizi più comuni, ma anche ricadute positive sul territorio – è quanto è emerso dal programma radiofonico di Debora Rosciani e Mauro Meazza

 

Conegliano, 23 ottobre 2024 – TreCuori ha avuto il piacere di essere invitata da Radio24 a partecipare in diretta radiofonica al programma “Due di Denari”, dove il direttore e co-founder Alberto Fraticelli ha testimoniato l’impegno della società benefit TreCuori nel welfare territoriale. Durante la trasmissione “Due di denari” si è parlato di come il welfare TreCuori promuova un’economia circolare, rafforzando il legame tra aziende, comunità e territorio.

Che cos’è “Due di Denari”?

“Due di Denari” è la trasmissione di Radio24, la radio del Sole24Ore, che tratta di economia e finanza. Il programma offre consigli pratici su risparmio, investimenti e pianificazione economica, con l’obiettivo di aiutare gli ascoltatori a gestire al meglio il proprio denaro.

TreCuori: un modello di welfare che supporta il territorio

Durante la puntata del 23 ottobre 2024, Debora Rosciani e Mauro Meazza introducono TreCuori andando subito a centrare la mission, che ne caratterizza il modello di welfare: ” si tratta non solo di un programma classico sui buoni pasto, ma di creare un circuito che ha delle ricadute positive sul territorio” – dice la Rosciani.

Alberto Fraticelli, ha spiegato dunque come il welfare ideato da TreCuori consenta di integrare anche PMI e piccoli commercianti, creando un sistema di welfare territoriale che coinvolge non solo aziende di grandi dimensioni, ma anche le realtà più piccole e i loro lavoratori oltreché i fornitori locali. Un’interazione virtuosa fra tre tipologie di soggetti:

  • le aziende di qualsiasi dimensione;
  • i lavoratori;
  • i fornitori di servizi welfare (compresi quelli di prossimità), grazie ai quali si verifica la ricaduta positiva sulle comunità locali, favorendo così una logica di economia circolare.

Alcune peculiarità del welfare TreCuori

E alla domanda di Debora Rosciani “Cosa succede dal momento in cui un’azienda interessata al welfare contatta TreCuori?”, Fraticelli risponde focalizzandosi sulle specificità della piattaforma TreCuori, così riassunte:

  • in primis viene chiesto se l’azienda si appoggia già ad un proprio consulente, questo proprio perché TreCuori ha piacere di coinvolgere – se presente – questa figura molto importante per l’azienda e poter fare un “lavoro a più mani”;
  • lato offerta, per rispondere ai bisogni dei singoli lavoratori e con l’ottica di agevolare la ricaduta delle risorse sui territori, vengono proposti tutti i fornitori tradizionali ad esclusione dei grandi player online;
  • sempre in ottica di economia circolare e generativa, viene presentata la rete di oltre 18.000 fornitori locali che in tutt’Italia incassano spese welfare TreCuori senza alcun costo o commissione, tra cui i lavoratori possono scegliere ed aggiungerne di nuovi in qualsiasi momento;
  • grazie al buono welfare TreCuori inoltre, anche tutte le piccole realtà commerciali sono messe nella condizione di incassare spese welfare, alimentando la ricaduta positiva in questi soggetti  che altrimenti non ne beneficerebbero.

Intervista TreCuori a “Radio24”

Trasmissione “Due di Denari”, conduttori Debora Rosciani e Mauro Meazza

L’intervento di TreCuori alla trasmissione “Due di Denari” di Radio24 ha evidenziato un modello di welfare che va oltre i benefici del welfare aziendale, che consente di valorizzare anche le imprese locali sostenendo nel concreto l’economia circolare dei territori diventando uno strumento di sviluppo economico e sociale per le comunità locali e tutti i soggetti che ne fanno parte.

Sei interessato ad approfondire le peculiarità del welfare di TreCuori e vuoi ricevere maggiori informazioni? Contattaci senza impegno, sarà un piacere per i nostri esperti poterti essere utili:

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Alberto Fraticelli intervistato da Debora Rosciani e Mauro Meazza su Radio24: il welfare TreCuori

Milano, 21 set – Utilis Group, società che opera nel settore dei servizi alle aziende e in particolare del welfare aziendale, punta a chiudere il 2024 in crescita e conferma un dividendo in linea con la media degli ultimi due anni.

A spiegarlo, in una intervista a Radiocor, il presidente Riccardo Stefani. “Il 2024 sta confermando il trend di crescita di grande rilievo espresso ormai dal nostro Gruppo da diversi anni su più parametri quali valore del transato welfare, numero di clienti, numero di fornitori. Ad esempio, il volume del transato welfare nei primi 8 mesi del 2024 ha ormai superato il valore dei 12 mesi del 2023, facendoci stimare per il 2024 un incremento superiore al 50%, ha spiegato.

“Nel 2023 l’ebitda è stato in crescita del 76% e il fatturato di gruppo (che comprende anche le partecipate TreCuori e TreAli) è stato superiore ai 6 milioni (+54%). In merito al dividendo che lo scorso anno è stato del 12%, il presidente sostiene che ‘il nostro Gruppo è particolarmente attento a tutti i propri stakeholder. In realtà, la prima preoccupazione è soddisfare le aspettative dei nostri clienti, dei nostri fornitori, poi dei nostri dipendenti ed infine anche dei nostri azionisti. Questa politica è pienamente condivisa a livello di governance perché siamo convinti che sia il modo migliore per garantire la sostenibilità nel medio periodo. Per il 2024 ci aspettiamo che il dividendo sia in linea con la media dei due anni precedenti, anche se in ogni caso sarà l’assemblea dei soci a deciderlo”.

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Schinasi Insurance Brokers e ASB Broker hanno sottoscritto una partnership con TreCuori, importante realtà operante nel settore del welfare aziendale. Grazie a questo accordo le due società di brokeraggio ampliano la propria gamma di soluzioni di welfare aziendale, un settore in forte crescita e di fondamentale importanza per le aziende italiane.

In Italia, il welfare aziendale ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni: secondo recenti studi, oltre il 60% delle aziende italiane ha già implementato programmi di welfare, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo è destinato a crescere ulteriormente, soprattutto grazie all’aumento della consapevolezza dell’importanza del benessere dei dipendenti per il successo aziendale.

Grazie alla partnership con TreCuori, Schinasi Insurance Brokers e ASB Broker sono in grado di proporre un’offerta welfare completa che rappresenta un vantaggio significativo per le aziende e anche per i lavoratori: le prime possono beneficiare non solo di un concreto risparmio fiscale, ma anche di una maggiore fidelizzazione dei dipendenti e di una maggiore efficienza dei processi, avendo un partner unico e affidabile per la gestione complessiva del benessere e della protezione dei propri lavoratori, che a loro volta vedono migliorata la loro qualità della vita con benefit personalizzati che rispondono alle esigenze quotidiane di ognuno, aumentandone il potere d’acquisto.

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Per sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti e aumentare l’attrattività delle aziende, Confartigianato Ferrara grazie al supporto di TreCuori, finanzia a fondo perduto fino a 600.000 Euro per tutte le realtà del territorio

 

Con l’obiettivo di presentare ad imprese, manager e consulenti le opportunità offerte dal welfare aziendale e i vantaggi derivanti dall’attivazione di un piano di welfare indiretto, Confartigianato Ferrara ha organizzato un convegno dedicato a tutte le imprese del territorio. L’incontro è fissato per mercoledì 16 ottobre 2024 ore 20:30 presso la sede di Confartigianato Ferrara in via Veneziani, 1/5 e sarà l’occasione per illustrare ai partecipanti come il welfare aziendale possa concretamente rappresentare uno strumento strategico per migliorare il clima aziendale, incrementare la fidelizzazione dei collaboratori ed attrarre nuovi talenti, oltre a generare benefici in termini di risparmio fiscale.

Nuove opportunità per le PMI

Per ampliare i benefici offerti dalla legge sul welfare aziendale, da Confartigianato Ferrara nuove opportunità per le imprese del territorio: con il sostegno diretto di TreCuori, l’Associazione ha infatti  deciso di mettere in campo un bando per un finanziamento a fondo perduto con una dotazione fino a 600.000 Euro per finanziare Piani di Welfare Indiretto alle aziende locali, associate o che intendono associarsi, che ne fanno domanda.

L’iniziativa, oltre a sostenere le imprese, i lavoratori e le loro famiglie, è finalizzata a trattenere le risorse sul territorio mirando a coinvolgere direttamente gli attori economici.

Come partecipare

Per le aziende interessate che intendono partecipare all’evento, di seguito il link per l’iscrizione gratuita:  https://bit.ly/RegEvento16ott24

Per qualsiasi informazione sull’evento, è possibile contattare direttamente i referenti di Confartigianato Ferrara ai seguenti riferimenti:

Per chi non riuscisse a partecipare e volesse approfondire i vantaggi offerti dal welfare aziendale e le opportunità derivanti dall’attivazione di un piano di welfare indiretto, i referenti di Confartigianato Ferrara saranno lieti di rispondere ad ogni vostro quesito! Per info e contatti utilizzare i riferimenti sopra riportati.

Confartigianato Ferrara e TreCuori: insieme per il benessere di imprese, lavoratori e loro territori!

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TreCuori invitata in Fondazione Sportsystem per presentare il nuovo servizio di estrazione dati del welfare aziendale ai fini della rendicontazione ESG

 

Montebelluna, 27 settembre 2024 – TreCuori ha avuto il piacere di essere invitata tra i relatori del convegno “SOS Sostenibilità” organizzato a Montebelluna (TV) da Fondazione Sportsystem. Nell’incontro, Giovanni Lucchetta (Amministratore Unico di TreCuori) è stato chiamato non solo a parlare delle peculiarità del welfare di TreCuori ma a far emergere anche i collegamenti con gli aspetti di sostenibilità da cui deriva il nuovo servizio, che consente l’estrapolazione dei dati del welfare aziendale ai fini della rendicontazione ESG.

La Fondazione Sportsystem

Fondazione Sportsystem, ente promotore dell’evento, è l’organizzazione senza scopo di lucro che rappresenta, promuove, conserva e gestisce il patrimonio materiale e immateriale del distretto dello Sportsystem e ha fra le sue finalità principali la creazione e promozione di iniziative di carattere formativo.

Persegue e promuove inoltre lo sviluppo di una visione sostenibile attraverso programmi di aggiornamento delle competenze e la promozione di ricerche, prodotti e processi innovativi legati all’eco-design e all’economia circolare.

Il workshop “S.O.S. Sostenibilità”

L’incontro organizzato da Fondazione Sportsystem, inserito nel ciclo di conferenze “Friday Talks” e dedicato ai temi della sostenibilità, mirava a dotare dirigenti, imprenditori ed esperti del settore sportivo di nuovi strumenti per gestire le sfide legate alla sostenibilità e alla sua rendicontazione, oltreché la comunicazione dei rispettivi risultati.

TreCuori nuovamente a sostegno delle PMI

In occasione dell’evento “S.O.S. Sostenibilità” TreCuori ha presentato , grazie all’implementazione in organico di personale specializzato, non terrà questa piattaforma solo per fini propri, ma offrirà tale servizio anche alle PMI che, come è noto, riscontrano delle difficoltà, anche dovute a risaputi limiti strutturali, nell’intraprende un’attività di rendicontazione di sostenibilità.

La Società Benefit inoltre intende affiancare le aziende non solo rendendo disponibile la piattaforma, ma strutturando un vero e proprio percorso di analisi ad hoc, che aiuta concretamente le imprese che richiederanno il servizio, nella redazione di report di sostenibilità e nel perseguimento di obiettivi per uno sviluppo sostenibile.

Il progetto verso la risoluzione di un problema di rendicontazione ESG: la raccolta dei dati

La difficoltà attuale non si trova tanto nell’identificare un metodo o uno strumento di rendicontazione, ma è situata nella raccolta dei dati e TreCuori con la piattaforma in questione vuole superare anche questo ostacolo.

Come afferma Giovanni Lucchetta, il progetto nasce da una sua necessità di avere dei dati concreti sui quali basare la rendicontazione ESG aziendale, ma soprattutto avere a disposizione dati che gli permettano di capire empiricamente l’impatto ambientale del core business di TreCuori: il welfare.

Conclusione

La partecipazione di TreCuori al workshop “SOS sostenibilità” organizzato dalla Fondazione Sportsystem ha rappresentato un’importante occasione per dimostrare il suo impegno per un’economia sostenibile e per presentare la nuova piattaforma dedicata alla raccolta dei dati ESG, rispondendo alle esigenze emerse nel contesto delle PMI.

Grazie a questo strumento e al percorso di consulenza offerto, TreCuori si propone di supportare concretamente le Piccole e Medie Imprese nella complessa sfida della rendicontazione di sostenibilità, confermando il proprio impegno verso l’innovazione e la crescita responsabile.

 

A fianco dei consulenti della sostenibilità a cui trecuori si rivilge per supportarli e affinacarli nel loro lavoro

Introduzione e approccio di TreCuori alla sostenibilità

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Come è nato il servizio di contabilità ESG

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

A chi è utile la piattaforma TreCuori per la raccolta dati ESG

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

I 3 step della sostenibilità: come misurarli e con quali strumenti

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Il peso della sostenibilità per le PMI

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Gli obiettivi strategici del programma “Contabilità ESG”

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Funzionamento del programma: un caso concreto

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Esempio di estrazione dati del welfare aziendale per rendicontazione ESG

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Playlist del convegno “S.O.S sostenibilità”

Montebelluna (TV), Fondazione SportSystem

Vuoi saperne di più sul nuovo strumento di raccolta dati ESG afferenti alla sostenibilità ideato da TreCuori e sui vantaggi concreti che può apportare alla tua azienda?

Contattaci senza impegno, sarà un piacere per noi poterti essere utili:

  • e-mail: sostenibilità@trecuori.org
  • tel: 0438-095460
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TreCuori, welfare e sostenibilità

QUALI I VANTAGGI DI RAGGIUNGERE UNA % DI CONVERSIONE DI PDR ELEVATA: TRECUORI TRA I RELATORI DELL’11^ EDIZIONE DI FARETE CON UN WORKSHOP DEDICATO.

 

La percentuale di conversione di un PDR (Premio di Risultato) in welfare esprime in maniera evidente il successo o l’insuccesso di un’iniziativa di welfare che un’azienda propone ai propri dipendenti.

Alte percentuali di conversione rappresentano non solo importanti risparmi economici per l’azienda, ma pongono anche le basi per ulteriori vantaggi relativamente ai lavoratori, sia di natura economica (maggior potere d’acquisto) che più in generale (miglioramento del clima aziendale, maggiore attrattività e fidelizzazione, più alta produttività, ecc.).

I dati di mercato in Italia descrivono uno scenario caratterizzato da percentuali di conversione mediocri, spesso limitate tra il 10% e il 40%.

In TreCuori, grazie alle peculiarità del proprio modello di welfare si registrano percentuali di conversione sensibilmente maggiori alla media con case histories di successo che rilevano percentuali di conversione addirittura superiori al 95%.

Crediamo che il segreto sia quello di mettere al centro della propria offerta la flessibilità, la semplicità e la personalizzazione del welfare, affiancate da una consulenza dedicata e competente.

Per dar modo ad imprenditori, manager e consulenti di comprendere appieno i vantaggi derivanti da un alto tasso di conversione del PDR in welfare e come riuscire ad ottenerli, giovedì 05 settembre 2024 TreCuori ha avuto il piacere di essere ospite in qualità di relatore alla fiera FARETE di Bologna, organizzata da Confindustria Emilia.  Tramite un workshop dedicato, è stata l’occasione per condividere con i partecipanti informazioni, strumenti ed esempi concreti (tramite le testimonianze di alcune aziende presenti in sala) per poter raggiungere analoghi risultati.

Durante il workshop, sono intervenuti il dott. Flavio Di Stasio (Senior manager business development di TreCuori) e il dott. Alberto Fraticelli (Direttore e co-founder di TreCuori), i quali hanno avuto modo di approfondire i fattori che con TreCuori favoriscono un’alta conversione del PDR in welfare: dal supporto alle aziende a quello ai lavoratori, il ruolo della piattaforma welfare scelta e le peculiarità che la caratterizzano (possibilità di personalizzazione dell’offerta, presenza di fornitori locali, facilità operativa, strumenti speciali dedicati (es. “l’indagine Vita-Lavoro” e la funzione di raccolta delle scelte di conversione in piattaforma , ecc.).

All’intervento di TreCuori è seguita la testimonianza della dott.ssa Maria Teresa Malandri, Responsabile HR di Nier Ingegneria Spa Società Benefit, azienda emiliana con più di 250 collaboratori e due sedi operative a Milano e Napoli, che ha scelto TreCuori come piattaforma welfare per la conversione del proprio Premio di Risultato e ha ottenuto per l’anno 2023 una percentuale di conversione superiore al 90%.

Risultati di questo tipo sono molto importanti sia per le aziende che in questo modo possono risparmiare sul costo del lavoro, sia per i lavoratori che non solo hanno una maggiore capacità di spesa ma hanno anche una maggiore accessibilità a servizi per sé e per i propri familiari, erogabili anche dai tanti fornitori locali.

Un welfare dunque, quello di TreCuori, che coinvolge non solo il benessere di aziende e lavoratori ma anche dei vari territori rappresentando così una vera e propria azione di sostenibilità economica. Attività che, grazie ad un nuovo servizio ideato da TreCuori, può essere misurata utilizzando dati reperibili dal piano welfare della singola azienda, consentendo la realizzazione di output utili alle imprese ai fini della rendicontazione ESG (News dedicata a questo link).

Alberto Fraticelli 

Direttore TreCuori Spa Società Benefit

Maria Teresa Malandri

Responsabile HR Nier Ingegneria Spa

Flavio Di Stasio

Welfare Specialist TreCuori Spa Società Benefit

Video integrale del workshop  

Sei interessato ad approfondire i vantaggi derivanti da un’alta conversione di PDR in welfare e vuoi avere maggiori informazioni su come ottenerla? Contatta TreCuori senza impegno, sarà un piacere per i nostri esperti poterti essere utili:

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COME RENDICONTARE LA SOSTENIBILITA’: TRECUORI AL FARETE DI BOLOGNA CON UN WORKSHOP DEDICATO.

 

Il welfare aziendale è indubbiamente una delle azioni con un impatto sulla sostenibilità aziendale più significativo, sia in ambito Social che Governance.

Il problema è come raccogliere i dati e rendicontarli, soprattutto per le PMI.

Gli aspetti connessi alla sostenibilità stanno diventando sempre più cruciali per le imprese: le spinte alla base di questo fenomeno posso avere origini diverse – normative, commerciali, finanziarie o valoriali – ma in ogni caso sono rilevanti a prescindere dalla loro dimensione e dal loro ambito di attività.

L’obiettivo del workshop che ha avuto luogo il 04/09/2024 durante  l’11^ Edizione del FARETE, l’evento organizzato da Confindustria Emilia in cui TreCuori è stata invitata a partecipare in qualità di relatore, è stato analizzare il problema e presentare soluzioni concrete e strumenti accessibili e funzionali allo scopo.

La dott.ssa Erin Suzuki, responsabile Sostenibilità e certificazioni in TreCuori ha moderato l’incontro nel quale sono intervenuti Giovanni Lucchetta (Amministratore Unico di TreCuori Spa Società Benefit) e Gabriele Brunello (Consulente del Lavoro ed esperto SRG 88088 – social responsability and governance).

Durante il workshop, oltre ad una panoramica sullo scenario di mercato si è approfondita la spinta verso la sostenibilità che le imprese stanno intraprendendo (obblighi normativi, obblighi ed opportunità commerciali, aspetti finanziari, convinzioni personali e valori aziendali, ecc.).

Cruciale è stato il momento di analisi in merito alle difficoltà – condivise anche tra il pubblico presente, riguardo la raccolta sistematica e la gestione dei dati relativi alla sostenibilità, a cui ha fatto seguito la presentazione in anteprima da parte di TreCuori di uno strumento di contabilità pensato per le imprese e finalizzato alla sostenibilità e alla sua rendicontazione, che fa leva sui dati relativi ed estrapolabili dal piano di welfare aziendale attivato con TreCuori da parte delle aziende.

Un servizio innovativo, che risponde ad esigenze sempre più attuali da parte delle aziende che sono chiamate ad intraprendere azioni e pratiche sempre più rilevanti in tema di sostenibilità.

Giovanni Lucchetta 

Amministratore TreCuori Spa Società Benefit

Gabriele Brunello 

Consulente del Lavoro

Flavio Di Stasio 

Welfare Specialist TreCuori Spa Società Benefit

Video integrale del workshop 

Vuoi saperne di più sul nuovo strumento di raccolta dati afferenti alla sostenibilità ideato da TreCuori e sui vantaggi concreti che può apportare alla tua azienda?

Contattaci senza impegno, sarà un piacere per noi poterti essere utili:

  • e-mail: sostenibilità@trecuori.org
  • tel: 0438-095460
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Crescono i provider che spingono le imprese clienti a utilizzare le risorse del welfare aziendale, tra cui i fringe benefit, nei circuiti territoriali. L’obiettivo è mantenere la ricchezza nei contesti in cui viene creata. Ma diffidenze e resistenze sono difficili da superare, anche e soprattutto tra le PMI.

 

Il welfare aziendale negli ultimi anni ha portato a un aumento dei consumi delle famiglie italiane“Sono stati immessi nel mercato milioni di euro”, riflette Katia Cais, direttrice della divisione welfare di TreCuori.

Ma questi soldi a chi sono andati?” si chiede. Certamente ai dipendenti delle imprese che fanno welfare, che ne hanno goduto per rafforzare la propria capacità di spesa, ma poi a cascata in quali realtà commerciali sono stati spesi? In altre parole, quali organizzazioni oggi sono in grado di sfruttare l’occasione offerta dalle risorse del welfare aziendale e, in particolare, dei fringe benefit?

Queste domande ne implicano un’altra, ancora più ampia e interessante: il welfare aziendale può sostenere anche il commercio locale che, come abbiamo visto, è sempre più in sofferenza? Il quesito suona astratto ma, in realtà, sono diverse le esperienze concrete che si stanno muovendo in questa direzione, convinte che il welfare aziendale possa essere davvero una leva importante per il benessere dei territori.  L’idea è affascinante, ma la sua realizzazione è spesso complessa. Per questo è bene fare un passo alla volta, e partire dai dati.

Fringe benefit e consumi

Il contributo del welfare aziendale nel far crescere i consumi italiani è avvenuto, in particolare, grazie agli aumenti delle soglie di detassazione per i fringe benefit. 

“I fringe benefit sono uno strumento chiave per il benessere economico delle famiglie e per la ripresa dei consumi, per i quali nel 2024, proprio grazie alla leva del welfare privato, si stima una crescita dello 0,8% rispetto al 2023”, si legge in una ricerca di The European House – Ambrosetti commissionata dal provider di welfare aziendale Edenred Italia.

La ricerca mette in evidenza la stretta relazione tra l’andamento dei consumi e il ricorso da parte delle aziende ai fringe benefit, strumento di welfare aziendale messo a disposizione dei lavoratori sotto forma di buoni acquisto, esenti da IRPEF e addizionali comunali e regionali, utilizzabili per diverse tipologie di spesa, come alimentari, carburante, istruzione, genitorialità.

“Il ricorso ai fringe benefit – continua l’analisi di The European House – Ambrosetti – ha preso impulso nel 2020, durante la pandemia, sulla spinta dei provvedimenti che ne hanno progressivamente ampliato la soglia di detassazione”, che nel giro di pochi anni è passata da 258,23 euro a 3.000 euro. Per il 2024la Legge di Bilancio ha stabilito l’aumento della soglia di detassazione per i dipendenti senza figli a carico da 258,23 a 1.000 euro e la corrispondente riduzione per chi ha figli a carico da 3.000 a 2.000 euro rispetto al 2023. È questa scelta che, secondo la ricerca voluta da Edenred, dovrebbe portare a una crescita dei consumi rispetto all’anno precedente.

Grandi piattaforme e commercio locale

Il punto è come i dipendenti che godono di questa forma di welfare aziendale spendono i loro fringe benefit, che solitamente sono veicolati tramite buoni benzina, card o voucher acquisto da usare presso catene commerciali, negozi e, soprattutto, grandi piattaforme di commercio on line. Proprio per la loro natura, secondo Cais di TreCuori, a beneficiarne sono stati molto più i grandi attori dell’e-commerce come Amazon piuttosto che gli esercenti del commercio locale e questa, a suo giudizio, è un’occasione persa.

TreCuori, infatti, sono anni che si impegna per rendere sempre più territoriale il welfare aziendale e quindi fare in modo che i pacchetti di welfare aziendale, compresi i fringe benefit, vengano spesi il più possibile sui territori nei quali i lavoratori abitano, inserendo all’interno della propria piattaforma di welfare negozi e servizi locali“Che tu sia a Padova, Milano o in un paesino della Sardegna, se vuoi spendere il tuo credito di welfare aziendale dal tuo dentista di fiducia, nella maggior parte dei casi, noi riusciamo a fartelo fare”, racconta Cais, spiegando come la sua azienda non faccia pagare nessun costo alle imprese locali che mette in piattaforma (come il dentista del suo esempio) e quindi favorisca l’economia locale“Siamo stati anche disposti a perdere un’azienda perché, come TreCuori, non attiviamo buoni Amazon, ma la maggior parte delle imprese capisce ed è in linea con questa filosofia”, aggiunge.

La sinergia tra welfare aziendale, commercio locale e PMI nonché cittadinanza e pubbliche amministrazioni sta alla base del  welfare territoriale. Questo di fatto  significa voler bene al proprio territorio e, di conseguenza,  migliorare  la qualità del posto in cui vivi”, riassume Gabriele Brunello, consulente del lavoro ed esperto di welfare aziendale, che da anni collabora con TreCuori e ne è anche diventato socio. TreCuori non è certo l’unico provider di welfare aziendale che mostra questa attenzione ai territori. Ci sono altri attori del settore che seguono questo approccio, ma ci sono anche esperienze che provano ad andare oltre.

Diverse iniziative con un certo grado di innovazione erano in fase di ideazione già prima della pandemia e poi, con il ricorso obbligato al digitale, hanno subito un’accelerazione e sono diventate operative negli ultimi due o tre anni. È il caso, per esempio, di OlliPay e delle piattaforme di e-commerce locali lanciate da Mediatip.

Territori a portata di click

Ollipay è stata lanciata nel 2022 da un altro provider di welfare aziendale, Well-Work, ed è un’applicazione che consente di spendere la quota annuale di fringe benefit presso attività e servizi di prossimità valorizzando così i circuiti commerciali locali piuttosto che le sole catene della grande distribuzione o piattaforme di e-commerce come Amazon o eBay.

Come ci aveva spiegato Marco Milanesio, CEO e fondatore di Well-Work, uno degli obiettivi di OlliPay è “favorire i piccoli esercizi commerciali e artigianali del territorio, tradizionalmente esclusi dal mondo dei fornitori che beneficiano, direttamente o indirettamente, delle ricadute del welfare aziendale”. L’idea di realizzare un’app di questo tipo risale a prima della pandemia da Covid 19, ma si è concretizzata solo nell’immediato post pandemia.

Fa ragionamenti simili anche Luigi Angelini, fondatore e CEO di Mediatip, che si occupa di welfare aziendale col marchio Welfare Group, e negli ultimi anni ha lanciato diverse piattaforme di commercio locale in Emilia-Romagna: Io Sono CesenaaFaenzaxRimini e InRavenna. A suo parere, il welfare aziendale può essere il carburante giusto per far partire questo tipo di strumenti che poi, una volta avviati, possono raggiungere un’utenza più ampia dei soli dipendenti delle imprese che prevedono pacchetti welfare. Per iniziare, però, sono un’ottima base e, infatti, spiega, “Welfare Group, in totale trasparenza, propone alle aziende sue clienti di dare ai loro dipendenti la possibilità di spendere il loro credito welfare anche sulle nostre piattaforme come Io Sono Cesenaproprio per sostenere il commercio di prossimità”.

Le esperienze di questo tipo si stanno moltiplicando, con attori e dimensioni di volta in volta differenti. Un altro provider ad essersi mosso, per esempio, è Tantosvago, che ha lanciato GOWelfare. Sul suo sito, GOWelfare viene presentata come un’app su cui sono registrati circa 100.000 dipendenti con credito welfare e circa 35.000 esercizi commerciali locali, gli ultimi dei quali sono quelli di Monza, dove l’iniziativa è arrivata lo scorso maggio.

Anche le Banche di Credito Cooperativo hanno creato una loro piattaforma e, nel 2023, hanno lanciato Crea welfare, per sviluppare “un modello alternativo di welfare, aziendale prima e territoriale poi”“La mission è semplice, ma ambiziosa”, ha spiegato il presidente di Crea Welfare, Nicola Piccinelli in un comunicato stampa: “valorizzare il patrimonio di relazioni delle BCC per mettere in connessione aziende ed esercenti del territorio, facendoli interagire mediante una piattaforma digitale proprietaria semplice, flessibile, personalizzabile e in grado di veicolare un’offerta di “welfare a km 0” a beneficio dei dipendenti e delle loro famiglie”.

MarketPass e il Welfare Indiretto

La stessa TreCuori ha fortemente investito in questo ambito. Da tempo, infatti, come abbiamo già avuto modo di raccontare, sta lavorando a una piattaforma di e-commerce nazionale riservata alle sole PMI: Marketpass.

La piattaforma è pensata per essere autonoma, rispetto alle attività di TreCuori nell’ambito del welfare, ma è chiaro che esistono delle connessioni. Da un lato, TreCuori, vuole anch’essa consentire ai dipendenti delle aziende sue clienti di far spendere i fringe benefit direttamente su Marketpass: “è una possibilità in cantiere, ci stiamo lavorando anche a livello tecnologico”, dice Cais. Dall’altro, si è inventata una nuova forma di welfare, denominata Welfare Indirettoper far conoscere l’iniziativa al maggior numero di aziende e persone possibili.

In pratica, TreCuori per incentivare l’uso della piattaforma mette gratuitamente a disposizione dei dipendenti delle sue aziende clienti dei buoni spesa che vanno a ridurre l’esborso monetario di chi compra su MarketPass (con effetto di veri e propri sconti). Questo, dunque, offre un sostegno aggiuntivo a chi già fruisce dei piani di welfare della propria azienda. Inoltre il provider offre alle aziende la possibilità di misurare l’impatto che le persone coinvolte nel Welfare Indiretto hanno sul commercio locale, misurando gli acquisti che effettuano presso le PMI del territorio tramite Marketpass. Ne scaturisce una rendicontazione che le imprese possono inserire nei propri report di sostenibilità migliorandone di conseguenza il relativo rating ESG.

“Il nostro spirito – riprende la direttrice welfare Cais – è spingere le aziende a creare una cultura del consumo sostenibile. Innescare il circolo virtuoso immaginato con Marketpass, però, non è facile. Brunello pensa che la piattaforma di TreCuori sia un sistema d’avanguardia ma che sia “inizialmente complesso da capire” e che quindi “sia necessaria una forte azione comunicativa per superare un primo approccio a volte di sospetto”. MarketPass è molto attenta a tutelare gli interessi di commercianti e PMI, fornendo servizi e limitando il più possibile i costi, eppure, Cais dice di trovare spesso “poca consapevolezza [della situazione] e una certa “resistenza [alle novità] negli esercenti cui presenta l’iniziativa.

Forte diffidenza e scarso entusiasmo possono avere tante ragioni diverse, ma tra queste vi potrebbero essere anche precedenti esperienze negative in settori simili. Pensiamo ai provider di welfare aziendale che chiedono commissioni elevate per essere presenti sulle loro piattaforme, oppure agli scioperi di bar e ristoranti contro i costi eccessivi legati ai buoni pasto. Quale che siano le motivazioni, innovare di certo non è facile. Quando Brunello propone Marketpass nei territori in cui lavora, sia agli esercenti per un’adesione diretta, sia alle amministrazioni locali perché sostengano l’iniziativa, confida di fare fatica: “dobbiamo abbattere un muro”, dice. Anche Cais riconosce che “cambiare le abitudini non è facile”, ma col welfare aziendale è successo e alcune dinamiche “ora sono state scardinate”. Ci vuole tempo, e ottimismo.

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