LA TRIBUNA – Welfare aziendale, sul piatto 1.200 Euro



Abra Iride propone benefit ai propri 50 dipendenti

Individuati servizi locali per favorire al contempo le imprese del territorio

 

Abra Iride S.p.A. promuove il welfare a misura di lavoratori e territorio. L’azienda di Riese Pio X anche durante il lockdown ha continuato a lavorare e a maturare risultati positivi – spiega in una nota – adattandosi al nuovo contesto insieme ai propri collaboratori, che sono stati premiati con un nuovo piano welfare caratterizzato da benefit spendibili nel territorio.

In un contesto difficile come quello che sta caratterizzando l’economia in questa emergenza pandemica, Abra Iride S.p.A., azienda attiva nella produzione di utensili per la lucidatura di marmi, graniti e quarzi, «ha deciso di valorizzare e sostenere la risorsa aziendale più importante, i propri collaboratori, che anche nelle difficoltà imposte dal lockdown hanno dimostrato la propria professionalità e vicinanza all’azienda». Per questo motivo ha messo a disposizione di tutti i propri 50 dipendenti un nuovo credito welfare del valore di 1.200 euro a testa, che si aggiungono alle esperienze dei piani welfare già avviati negli anni scorsi – sia con buoni spesa che con benefit – che erano stati implementati con l’obiettivo di migliorare il benessere dei dipendenti e quindi l’ambiente lavorativo, favorendone così la conciliazione vita-lavoro. È stata nuovamente preferita la piattaforma di welfare TreCuori per dare libertà di scelta ai collaboratori nel rivolgersi agli erogatori preferiti e generare così una ricaduta positiva per le attività e gli esercenti del territorio che potranno incassare queste spese senza pagare alcuna commissione, sia che si tratti di buoni spesa locali cartacei che di pagamenti telematici. Una soluzione che contribuisce a riattivare l’economia locale.

 

«Già negli anni scorsi avevamo attivato i nostri primi piani welfare – ha dichiarato il fondatore e amministratore Egidio Scappin – e i riscontri da parte dei collaboratori erano stati molto positivi. Ora l’esperienza del Covid ha ulteriormente stretto il legame tra l’azienda e i propri dipendenti: ci confrontiamo in un mercato globale e il lockdown imposto in primavera avrebbe potuto metterci in difficoltà, ma alla ripresa delle attività i nostri collaboratori hanno dato encomiabili dimostrazioni di attaccamento all’azienda e di dedizione al lavoro. Per questo abbiamo voluto dare loro un forte segnale di gratitudine».

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