LA TRIBUNA – Il Welfare fa volare TreCuori



La società di servizi e “Fringe Benefit” cresce a un ritmo del 70% all’anno: “Flessibilità e fornitori locali, così le aziende ci scelgono per aiutare i lavoratori”.

 

Il boom dei servizi di welfare aziendale fa raddoppiare TreCuori, il gruppo trevigiano, sede a Conegliano, opera nel settore dei servizi alle imprese e in particolare del welfare aziendale, e sta crescendo con un passo del 70% all’anno che la porterà quasi ad un raddoppio del numero di dipendenti in dodici mesi. Lo scorso ottobre sono state avviate selezioni per una cinquantina di nuove assunzioni.

 

COME FUNZIONA

Compriamo e vendiamo servizi, non li produciamo – spiega l’attività aziendale Giovanni Lucchetta, amministratore del Gruppo TreCuori – I servizi di welfare riguardano salute, istruzione, ricreazione ed eventualmente previdenza. Sono fruibili sia per il lavoratore, sia per i familiari di primo grado ma anche fino a generi, suoceri, nuore.”

Servizio più richiesto? “Buoni alimentari, buoni di altro tipo, ricreazione, viaggi, concerti, trasporto scolastico”. In questa fase di vero boom in cui le aziende puntano molto sul welfare aziendale (detassato) per aiutare e fidelizzare i propri dipendenti, la carta vincente di TreCuori è la flessibilità: “Il dipendente dell’azienda va nella nostra piattaforma, sceglie cosa vuole, noi glielo compriamo e glielo mandiamo – spiega ancora Lucchetta – Siamo caratterizzati da una libertà al lavoratore molto ampia: il lavoratore non gradisce essere indirizzato per forza su prodotti o servizi che non può scegliere. Pensiamo banalmente al dentista: vuole andare dal suo”.

TreCuori non chiede commissioni al fornitore del servizio, il dentista nel caso d’esempio: “Questo ci permette di esaudire tutte le richieste, senza vincoli. E privilegiamo la territorialità, facendo lavorare imprese e professionisti della zona”.

 

I NUMERI

“Abbiamo tremila aziende clienti per le quali gestiamo il piano welfare, 18 mila erogatori di servizi e circa 80-100 mila persone attive nella piattaforma. Abbiamo circa 100 milioni di € di importo gestito, con un trend di crescita medio del 40%ogni anno”.

Si manterrà? “Sì, le aziende hanno un reale beneficio fiscale, ottimizzano il costo del lavoro – spiega ancora l’amministratore – le persone oggi non riescono a vivere con 1.300 euro, vanno a chiedere l’inevitabile aumento. Ma se io imprenditore lo metto in busta paga, per fargli arrivare cento euro ne spendo 220, con il welfare aziendale do 100 e il lavoratore ottiene 100″.

Siete tra i pochi a non tifare per un abbattimento del cuneo fiscale, insomma. “Se si abbatte fa comodo anche a noi, meglio la gente sta e più sana è l’economia, non ci dispiacerebbe abbattere il cuneo di uno o due punti. Le aziende fanno un po’ fatica a entrare in questa mentalità della fornitura di servizi welfare, all’inizio anche il lavoratore vuole soldi, poi si convince vista efficacia e flessibilità. Un po’ come nell’uso di una carta di credito o di un bancomat”.

 

LA STRUTTURA

Cofondatore e direttore è Alberto Fraticelli. Il Gruppo TreCuori è formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, dalle partecipate TreCuori Spa Società Benefit e TreAli Srl e dalle società collegate CorWeb Srl e Etic Srl. “Utilis è nata nel 2013, partita con capitali piccoli, in pratica una public company con cinque milioni di euro di capitale deliberato, sottoscritto per 800 mila: vogliamo che non sia “di” qualcuno, nessuno per patto può detenere più del 5% delle quote. La spinta all’adesione non è l’aspettativa di profitto, che pur c’è, ma sostenere un’iniziativa che faccia bene al territorio e alla collettività“.

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