IL GIORNALE DI VICENZA – Buoni welfare spesi nei negozi più vicini. TreCuori si allarga



Coinvolte 270 attività del Vicentino da una società benefit trevigiana

 

Oltre 150 mila euro spesi nel Vicentino, per una media di 300 euro per lavoratore. È il risultato raggiunto in poco più di tre anni dai buoni spesa TreCuori, società benefit di Conegliano che in Italia collabora con associazioni di categoria, consulenti e istituzioni nel campo del welfare.

A promuoverli, in provincia, è Confcommercio Vicenza, che li ha proposti ai propri associati come mezzo per far ricadere i soldi del welfare aziendale non sui grandi gruppi commerciali, ma sulle attività del territorio. I buoni possono essere utilizzati nei supermercati, ma per la prima volta anche – tra gli altri – da parrucchieri, pasticcerie, elettricisti, distributori di benzina ed estetiste. Nel vicentino sono oltre 270 le attività che hanno deciso di entrare in questo circuito e nella provincia berica è stato scambiato il 36% dei buoni utilizzati in Veneto, con un incremento del volume gestito per singolo anno passato dal 10% al 20% e al 70%.

Siamo convinti della qualità e della potenzialità del servizio – dichiara Marika Pellizzaro, vicedirettore di Confcommercio Vicenza – per questo abbiamo deciso di abbracciare la visione di TreCuori. Siamo attenti alle esigenze del nostro territori e dei nostri associati e ci siamo impegnati affinché essi possano incassare questi buoni, senza costi e con pagamenti settimanali veloci. La posizione dominante e la forte concorrenza dei grandi players online, unita alle difficoltà economiche aggravate dalla pandemia, stanno minacciando la sopravvivenza dei piccoli commercianti. Il meccanismo dei Buoni Spesa TreCuori va nella direzione giusta e rende felici tutti: le attività locali, i dipendenti delle aziende, il territorio”.

Nel vicentino questo metodo di pagamento ha riscosso successo, tanto che, come spiega il direttore di TreCuori, Alberto Fraticelli, “Il Veneto è stato una delle prime regioni in cui è stata implementata la filosofia di welfare territoriale TreCuori e Vicenza è ad oggi una delle province che conta il maggior numero di esercenti che accettano i nostri Buoni Spesa come metodo di pagamento a livello nazionale, nonché la prima in Veneto. Siamo molto lieti che questo nostro servizio sia stato recepito in maniera così entusiasta”.

Ma chi sono i commercianti che accettano questi buoni? Tra loro ci sono, appunto, negozi di abbigliamento, servizi, alimentari, come “I Macellai” di Vicenza. “Noi abbiamo aderito all’inizio tramite Le Macellerie del Gusto – spiega Emiliano Pozza – e abbiamo alcuni clienti che li utilizzano, anche se non sono molti. Certamente è un modo di far ricadere i soldi del welfare sul territorio, anche se forse è più utilizzato in altre attività”.

Tra i negozi d’abbigliamento è decisamente soddisfatto Mario Ganassin di Sorelle Ramonda. “I buoni stanno andando bene, perché creano un circuito in cui le persone vanno nei negozi che hanno aderito e vengono a comprare qui. È senza commissioni e la procedura d’incasso è semplice. Sarebbe bello che la legge incentivasse questi interventi, togliendo o alzando il tetto di spesa, visto che i buoni vengono spesi nelle impese del territorio”.

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