Ciascun dipendente riceverà fino a 1.750 euro sotto forma di welfare. Colfert rafforza ulteriormente i contributi straordinari destinati ai propri lavoratori, con il fine di aiutare loro e le loro famiglie a fronteggiare i continui rincari di bollette, carburante e carrello della spesa.

 

MOGLIANO VENETO – VARESE

IL PIANO
L’azienda di Mogliano Veneto (con una sede anche in provincia di Varese), da 55 anni uno dei principali distributori di ferramenta e accessori per il mondo del serramento, certificato società “benefit”(che cioè integra obiettivi economici e di responsabilità sociale), già ad aprile aveva erogato al proprio personale un premio di produzione di 500 euro in buoni spesa. Poi a giugno ha deciso di destinare ai propri addetti un piano di welfare aziendale del valore di mille euro a testa, che ora, dai primi di agosto, è stato ulteriormente incrementato di altri 500 euro (portando, appunto, l’importo complessivo a disposizione a 1.750 euro). Ulteriore vantaggio, si tratta di somme di cui i lavoratori beneficeranno per intero, in quanto, come previsto dalle normative sul welfare integrativo, non sono soggette ad oneri ed imposte, traducendosi in un conseguente aumento del potere d’acquisto dei dipendenti destinatari.

 

LA SCELTA
Colfert ha scelto la piattaforma TreCuori, a sua volta una società Benefit, basata a Conegliano, ma operativa in tutt’Italia, che si contraddistingue per coinvolgere prevalentemente fornitori locali, generando nei lavoratori una maggior libertà di scelta e dando origine così ad una sorta di economica circolare e virtuosa nei diversi territori. Il piano di welfare attivato permette ai lavoratori di beneficiare dei molti servizi e beni messi a disposizione dalla piattaforma, come buoni alimentari, cure mediche, attività sportive, viaggi e vacanze, assistenza per gli anziani, istruzione, trasporto pubblico e altro. «Il benessere delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori è per noi una priorità – dichiara l’amministratore delegato di Colfert, Mirco Zanato – Conosciamo le loro difficoltà e ci piace poter dar loro una mano ad affrontare questo momento economicamente difficile per molte famiglie. Ci hanno aiutato a superare un anno complicato, dimostrando un grande attaccamento al lavoro anche in situazioni non certo semplici e li vogliamo ringraziare anche per essere stati sempre generosi e disponibili con noi».

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L’azienda di Sirone ha deciso di contribuire in modo consistente ai bisogni dei propri collaboratori: «Vogliamo così aiutarli a far fronte ai diversi rincari»

 

 

Sono numerose le aziende che stanno cercando di correre in aiuto dei rispettivi dipendenti, alle prese – come tutti – con i pesanti rincari che stanno arrivando a valle, colpendo ogni sorta di bene, compresi quelli di prima necessità. A Sirone, dove si è trasferita da una manciata d’anni dopo 70 anni di attività a Lecco, la Cabagaglio ha deciso di contribuire in modo consistente: ciascuno dei circa 90 collaboratori riceverà infatti 800 euro, che permetteranno loro di fronteggiare in modo assolutamente efficace inflazione e aumenti vari.

«È un’iniziativa che credo un po’ tutti gli imprenditori stiano accarezzando, considerato il fatto che veniamo da due anni sostanzialmente positivi – ci spiega uno dei titolari dell’azienda, Alessandro Galbusera -. Noi, nella fattispecie, a causa della pandemia abbiamo avuto effetti positivi sulla nostra attività. La distruzione dei canali logistici ordinari con preclusione dei canali asiatici ha fatto tornare in gioco in modo forte noi europei. Peccato manchino le materie prime, difficoltà cui si aggiungono quelle legate ai costi di produzione».

Costi, relativi a carburanti, energia elettrica e gas in particolare, che impattano su tutti i consumatori finali, di qualsiasi prodotto. «Naturalmente siamo ben consapevoli della situazione generale ed è per questo motivo che abbiamo voluto mettere in campo un intervento mirato a dare un sostegno concreto ai nostri collaboratori, aiutandoli a far fronte a questi rincari. È un piccolo gesto con cui vogliamo aiutare il personale a fronteggiare l’inflazione, sperando che qualcuno sopra di noi faccia la sua parte».

Il riferimento dell’imprenditore è alla possibilità – in effetti inserita nell’agenda del Premier Draghi, ora chiamato con suo Consiglio dei ministri a svolgere la sola ordinaria amministrazione – di un taglio al cuneo fiscale, che si spera possa essere concretizzato presto per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.

Galbusera parla di un «piccolo gesto», ma 800 euro sono una bella somma. «Abbiamo scelto questa cifra perché volevamo lasciare un segno che fosse tangibile e per sensibilizzare le nostre persone sul tema del welfare. È un argomento che fatica a “sfondare”, incontrando qualche resistenza in quanto c’è chi interpreta questa soluzione come un obbligo a spendere le risorse in modi predefiniti. Per cui, tanti continuano a preferire i soldi in busta paga. Questo, però, è un qualcosa di più e quindi potrà essere il modo per “rompere il ghiaccio” nei confronti di queste opportunità». Le quali, vale la pena ricordarlo, fiscalmente comportano benefici sia per l’azienda che per i lavoratori perché portano l’intero importo nelle tasche dei dipendenti, evitando la tassazione.

Tra l’altro, il welfare sulla piattaforma TreCuori, con cui Api Lecco Sondrio – di cui Cabagaglio è associata – ha siglato una convenzione, «è mirato a stimolare l’economia territoriale e non è aggressiva in termini di commissioni richieste ai fornitori. Per cui è sicuramente uno strumento interessante». Per aiutare il personale a prendere confidenza con il welfare aziendale, sono stati promossi incontri con gli esperti, che torneranno nel sito di via dell’Industria a Sirone per ulteriori approfondimenti.

Nel frattempo, festeggiati i 75 anni di attività, la Cabagaglio – con le sue due declinazioni – resta un riferimento nel settore della componentistica di bombole aerosol e del packaging, anche in ambito cosmetico e guarda ai prossimi mesi con qualche preoccupazione, perché «soprattutto a causa della guerra i prezzi sono alle stelle e non ci sono all’orizzonte inversioni di tendenza: andiamo incontro alla recessione, per cui dovremo stare tutti molto attenti ad ogni tipo di spesa».

 

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Sempre più numerose le aziende che hanno attivato piani welfare grazie all’accordo con TreCuori

 

 

Due milioni di euro nel corso dell’ultimo anno a beneficio di oltre 2300 lavoratori. Questi le cifre dei risultati della collaborazione tra Assindustria Venetocentro e TreCuori, società di benefit. Con le molteplici difficoltà, il rincaro dell’energia e la guerra in Ucraina, il potere d’acquisto della popolazione sta diminuendo. Per questo Assindustria sostiene e promuove l’implementazione del welfare aziendale, soprattutto nelle piccole e medie imprese.

Buoni spesa scelti dal 40% delle aziende

Il welfare aziendale è un insieme di attività, beni e servizi, messi a disposizione dei propri dipendenti da parte dell’azienda. Hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita lavorativa e l’integrazione tra essa e la sfera privata. Generalmente consistono in convenzioni con partner o altre imprese del territorio che permettono di usufruire di bene e servizi defiscalizzati. La traduzione concreta sono buoni spesa, buoni pasto e agevolazioni per l’accesso all’istruzione, alle pratiche mediche, allo sport o misure di previdenza integrativa.

Dal report di Assindustria i buoni spesa rappresentano il 40% del totale delle soluzioni di welfare adottate dalle aziende prese in esame. Il 37% è invece costituito dall’accesso a servizi alla persona. Essi variano dalle agevolazioni sui tassi dei mutui ai viaggi e alle vacanza, con questi ultimi particolarmente utilizzati dai lavoratori più giovani. Il 23% è rappresentato dai buoni pasto, il cui crescente utilizzo dipende dalla loro facilità di spesa. Possono essere spesi facilmente in supermercati, gastronomie, bar, ristoranti e altri esercizi alimentari.

L’importanza sul territorio

Il welfare, se eseguito correttamente, ha un forte impatto sulla vita aziendale dei lavoratori, andando a creare un ambiente lavorativo più sano. Inoltre contribuisce anche allo sviluppo del territorio circostante viste le molteplici convenzioni con imprese geograficamente vicine.

«La scelta di una piattaforma welfare del territorio consente anche di favorire i consumi ‘di prossimità’, dando un contributo al rilancio dei consumi nella comunità locale, e con una gamma molto ampia di possibilità che consente di offrire la flessibilità necessaria a rispondere ai bisogni di ogni persona. Anche in Assindustria Venetocentro utilizziamo la piattaforma TreCuori per i nostri collaboratori», commenta Alberto Zanatta, presidente vicario di Assindustria Venetocentro per le relazioni sindacali.

Un piano welfare può essere attivato in diversi modi: attraverso accordi di categoria, attraverso un regolamento unilaterale interno all’azienda oppure attraverso la conversione in welfare del premio di risultato (PDR).

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Numerose le imprese del territorio che hanno attivato piani welfare grazie all’accordo con TreCuori, per un valore totale di oltre 2 milioni di euro a favore di migliaia di lavoratori.
I casi ABS Food (Vigonza) e Gruppo Ormet Jekko (Colle Umberto)

 

Padova-Treviso, 25 luglio 2022 – I due anni di pandemia e poi la guerra e il balzo dell’inflazione stanno avendo un impatto significativo sulle risorse e il potere d’acquisto a disposizione della popolazione. Per sostenere servizi e consumi delle persone e delle famiglie, accanto alle misure messe in campo dallo Stato e dalle Pubbliche Amministrazioni, sta crescendo il ruolo del welfare aziendale, strumento sempre più diffuso anche a Nord Est.

«Il nostro sistema economico sta affrontando una fase complessa, segnata dalla gestione di continue emergenze, dalla pandemia ai rialzi dei prezzi di energia, materie prime e noli a livelli mai visti fino alla guerra che sta ridisegnando le filiere e i mercati internazionali – afferma Alberto Zanatta, Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro per le Relazioni Sindacali . Nonostante questa situazione indubbiamente difficile, le imprese hanno aumentato l’importo welfare messo a disposizione per i loro collaboratori. ‘Capitale umano’ ha per gli imprenditori il significato di una responsabilità per fare sì che il lavoro diventi riferimento essenziale per la crescita umana e professionale delle persone, leva di benessere, sicurezza, opportunità. In tal senso il welfare diventa anche chiave di coesione sociale, di presenza attiva del mondo dell’impresa nella comunità di riferimento per superare lacerazioni e guardare ad un futuro sempre più sostenibile e inclusivo».

Assindustria Venetocentro ha attivato negli anni una forte azione di sensibilizzazione e di sostegno operativo alle aziende, soprattutto alle Pmi, per attivare gli strumenti di welfare aziendale nel territorio. Accanto al continuo supporto per predisporre correttamente i piani welfare, nell’aprile del 2021 ha siglato un accordo con la società benefit TreCuori, nata a Conegliano e operativa in tutta Italia. Attraverso questa partnership, le aziende associate ad Assindustria possono attivare un piano welfare “su misura”.

A distanza di un anno, il bilancio è pienamente positivo, con più di 9.000 spese effettuate da parte degli oltre 2.300 lavoratori beneficiari dei piani attivati. Il valore stimato è di 2 milioni di euro.

L’analisi dei dati consente di rilevare come vi sia un sostanziale equilibrio tra buoni spesa (disponibili in oltre 200 diverse tipologie, tra cui i buoni TreCuori spendibili presso le attività locali senza costi di incasso) che valgono il 40% del totale e altre soluzioni di welfare che rappresentano il 37% del totale e si concretizzano in viaggivacanzeistruzionesaluteassistenza alla persona, abbonamenti sportiviprevidenza integrativa o gli interessi dei mutui.
Ai buoni spesa si aggiungono i buoni pasto denominati convenzionalmente “buoni alimentari”, rappresentanti il restante 23%, in crescita grazie alla loro facilità di utilizzo (sono infatti spendibili in molti supermercati, oltre che in gastronomie, bar, ristoranti ed altri esercizi alimentari).

«La scelta di una piattaforma welfare del territorio – commenta Alberto Zanatta – consente anche di favorire i consumi ‘di prossimità’, dando un contributo al rilancio dei consumi nella comunità locale, e con una gamma molto ampia di possibilità che consente di offrire la flessibilità necessaria a rispondere ai bisogni di ogni persona. Anche in Assindustria Venetocentro utilizziamo questa piattaforma per i nostri collaboratori».

Un piano welfare si può attivare in diversi modi: attraverso accordi di categoria, attraverso un regolamento unilaterale interno all’azienda oppure attraverso la conversione in welfare del premio di risultato (PDR). Una soluzione, quest’ultima, che nelle imprese che utilizzano la piattaforma TreCuori vede percentuali di conversione in welfare molto significative, di gran lunga superiori alla media nazionale.

Ecco due testimonianze:
ABS Food di Vigonza (PD), 30 dipendenti, che opera dal 1995 nella distribuzione di materie prime alimentari attraverso filiere certificate, è un esempio di welfare fondato su un regolamento interno all’azienda: «Le scelte che ABS Food ha preso negli anni – spiega Christian Skulte, CEO – sono lo specchio di un’azienda attenta e rispettosa delle persone e delle relazioni. Per questo motivo è stato messo a disposizione di tutti un credito welfare finalizzato a rispondere ad esigenze di carattere non economico, rivolte al miglioramento del clima aziendale e a garantire un ambiente lavorativo che risponda alle esigenze di conciliazione della vita personale e professionale. Abbiamo deciso di attivare il nostro piano welfare scegliendo, in base all’accordo di Assindustria Venetocentro, la piattaforma TreCuori, che offre un’ampia scelta per i lavoratori, ricaduta positiva sul territorio e facilità di utilizzo per l’impresa. Possiamo contribuire a riattivare l’economia locale e insieme premiare il nostro personale, che potrà godere di un sistema di incentivi personalizzato, che permette loro di scegliere i servizi e gli erogatori a cui rivolgersi. La soddisfazione dei nostri dipendenti è la conferma tangibile che l’azienda sta crescendo verso la giusta direzione».

Dal Trevigiano un esempio di conversione in welfare del Premio di risultato, con il Gruppo Ormet Jekko attivo con più di 250 collaboratori a Colle Umberto e Godega di Sant’Urbano (Tv). «Il passaggio alla piattaforma TreCuori, con l’assistenza del Servizio Capitale Umano di Assindustria Venetocentro – dichiara Ilenia Tonon, responsabile Risorse umane di Ormet –, ci ha consentito di doppio risultato di ottimizzare le prestazioni per i collaboratori delle diverse aziende del nostro Gruppo e, vista la presenza di molti operatori locali tra chi presta i servizi offerti e la semplicità immediata di utilizzo, di incrementare il numero di adesioni al welfare aziendale, superando anche resistenze e diffidenze. È stato utile anche il programma di presentazione dei servizi a tutta la struttura così da favorire un utilizzo personalizzato della piattaforma. Registriamo un buon utilizzo sia dei tradizionali buoni per carburante e spese alimentari, come pure per le spese scolastiche e, per i più giovani, anche per viaggi e turismo. La piattaforma TreCuori consente un’ampia possibilità di scelta con molti operatori ‘di prossimità’, anche per le donazioni al terzo settore, e questo è indubbiamente un vantaggio anche in chiave di sostegno alla comunità locale».

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Ai lavoratori 200 di bonus carburante e 50 di erogazione liberale

 

Prosegue e non si ferma la vicinanza degli imprenditori di Api Lecco Sondrio ai propri dipendenti. Invernizzi Presse di Pescate si unisce alle decine di aziende affiliate all’associazione di categoria che in questi mesi di forti rincari e di inflazione hanno deciso di aiutare i propri collaboratori tramite gli strumenti “una tantum” resi disponibili dalla normativa in atto.

Nel mese di maggio ai dipendenti della storica azienda lecchese è stato erogato un beneficio aggiuntivo in welfare pari a 250 euro: 200 di bonus carburante e 50 di erogazione liberale.

Invernizzi Presse di Pescate: contro i rincari 250 euro di bonus per i dipendenti

“Abbiamo deciso di favorire i nostri dipendenti – spiegano i titolari dell’azienda Luca e Michele Invernizzi– in considerazione dell’attuale periodo nel quale le prospettive e gli investimenti messi in atto dalla nostra società convivono con ostacoli imprevisti sia economici sia sociali imposti dalla situazione globale. La nostra azienda con questo bonus di 250 euro intende reagire e sostenere i propri addetti con un riconoscimento tangibile che possa alleviare la pressione economica familiare e personale”.

L’azienda

Una azienda storica Invernizzi Presse, polo di eccellenza dell’industria lecchese. Era il 1958 quando grazie allo spirito di intraprendenza e alla spiccata capacità acquisita nel settore meccanico, Mario Invernizzi (scomparso nell’agosto 2001) e la moglieLaura Maggi, venuta a mancare nel giugno di due anni fa fondarono la Invernizzi Presse, azienda leader nel settore del settore manifatturiero con sedi a Pescate, Oggiono,  oltre a una filiale  in Germania, nei pressi di Stoccarda e un ufficio a Firenze.

Una realtà solida che oggi, come detto,  è guidata dai figli dei due imprenditori. Come si legge sul sito dell’azienda la Invernizzi ” si è sempre delineata per la specificità e la qualità delle presse prodotte, e per le soluzioni tecniche ed estetiche già  negli anni ’50 moderne e precursori di tendenze di là da venire; macchine costruite disegnandole sulle esigenze di ogni singolo cliente. La produzione attuale spazia da presse da 30 a 3000 ton. con articolazioni ad eccentrico, a link-lever, a ginocchiera, per tranciatura fine; presse ad alta velocità con bilanciamento dinamico delle masse; presse transfer”.

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In occasione del nono anniversario di vita del gruppo, TreCuori offre ai propri dipendenti due bonus per affrontare l’incremento del costo della vita e del carburante. Il valore dei riconoscimenti totali si attesta sui 3500 euro a persona

 

Nel nono anniversario della propria fondazione, il gruppo TreCuori ha comunicato ai propri dipendenti l’attivazione di nuove misure di welfare in loro favore. La piccola Public Company dei territori ha infatti deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari utilizzando due strumenti di welfare aziendale.

Grazie alle agevolazioni fiscali in materia di Welfare Aziendale il valore complessivo dei benefit welfare è così salito a 3.500 euro netti a testa. TreCuori è infatti profondamente convinta che siano le persone, più di altri fattori, a determinare il successo di un’azienda e, per questo, sono sempre state molte le iniziative attivate in favore dei dipendenti e delle loro famiglie. Tale convinzione affonda le sue radici nella visione degli azionisti secondo i quali prendersi cura del benessere dei propri collaboratori sia il modo migliore di garantire motivazione e continuità di risultati.

La società, anche grazie a questa filosofia, è cresciuta progressivamente arrivando a raddoppiare negli ultimi 3 anni il numero dei propri collaboratori giunti oggi a circa 50 unità, che già godono di servizi welfare attivi per un valore totale di circa 130.000 euro. Tra questi, ad esempio, il riconoscimento di 600 euro in più all’anno per ogni figlio. Questo perché TreCuori attribuisce alla famiglia un’importanza fondamentale e lo dimostra incoraggiando la genitorialità in una popolazione di dipendenti particolarmente giovane.

A questi riconoscimenti goduti da anni da tutti i dipendenti del Gruppo “TreCuori” (formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e TreAli Srl) se ne aggiungono ora altri due, che vanno ad incrementare il valore del supporto offerto dall’azienda: il Bonus “Caro-vita” e il Bonus “Carburante”. Il primo, il Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno (le quote eccedenti le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Legge 21 Marzo 2022, saranno erogate in busta paga).

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale. Ed è stato questo modo di pensare che ha portato (e sta portando) sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a TreCuori in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie – spiega Giovanni Lucchetta, amministratore del Gruppo TreCuori. Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina. Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale: in molti casi c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori non si ferma solo alla valorizzazione dei propri dipendenti, ma la sua visione di welfare si estende al territorio. Infatti, il fil rouge che collega tutti i servizi offerti dalla Società – dal Welfare Aziendale al Welfare Pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti – è il sostegno alle attività locali. Ad esempio, relativamente al welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità tutta.

I lavoratori hanno dimostrato di apprezzare sia il significato ideale che l’effettiva libertà di questo modo di fare welfare, scegliendo per sé e per i propri familiari beni e servizi delle tante tipologie previste dalla legge – salute, istruzione, assistenza alla persona, viaggi e vacanze, sport, cultura, trasporto pubblico, previdenza, interessi sui finanziamenti – oltre ai classici buoni carburante e spesa e, per chi non gode della mensa aziendale, anche i Buoni Alimentari, spendibili presso migliaia di supermercati e prerogativa peculiare di TreCuori.

La Società dalla sua fondazione non si è mai fermata, espandendosi e diventando una realtà consolidata in tutta Italia, scelta da più di 2.000 imprese che attraverso TreCuori hanno erogato benefit ai loro 80.000 dipendenti per un valore di oltre 75 milioni di euro, che li hanno spesi in oltre 18.000 erogatori di beni e servizi welfare dei loro territori.

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In occasione del nono anniversario di vita del gruppo, TreCuori offre ai propri dipendenti due bonus per affrontare l’incremento del costo della vita e del carburante. Il valore dei riconoscimenti totali si attesta sui 3500 euro a persona

 

 

Nel nono anniversario della propria fondazione, il gruppo TreCuori ha comunicato ai propri dipendenti l’attivazione di nuove misure di welfare in loro favore. La piccola Public Company dei territori ha infatti deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari utilizzando due strumenti di welfare aziendale.

Grazie alle agevolazioni fiscali in materia di Welfare Aziendale il valore complessivo dei benefit welfare è così salito a 3.500 euro netti a testa. TreCuori è infatti profondamente convinta che siano le persone, più di altri fattori, a determinare il successo di un’azienda e, per questo, sono sempre state molte le iniziative attivate in favore dei dipendenti e delle loro famiglie. Tale convinzione affonda le sue radici nella visione degli azionisti secondo i quali prendersi cura del benessere dei propri collaboratori sia il modo migliore di garantire motivazione e continuità di risultati.

La società, anche grazie a questa filosofia, è cresciuta progressivamente arrivando a raddoppiare negli ultimi 3 anni il numero dei propri collaboratori giunti oggi a circa 50 unità, che già godono di servizi welfare attivi per un valore totale di circa 130.000 euro. Tra questi, ad esempio, il riconoscimento di 600 euro in più all’anno per ogni figlio. Questo perché TreCuori attribuisce alla famiglia un’importanza fondamentale e lo dimostra incoraggiando la genitorialità in una popolazione di dipendenti particolarmente giovane.

A questi riconoscimenti goduti da anni da tutti i dipendenti del Gruppo “TreCuori” (formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e TreAli Srl) se ne aggiungono ora altri due, che vanno ad incrementare il valore del supporto offerto dall’azienda: il Bonus “Caro-vita” e il Bonus “Carburante”. Il primo, il Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno (le quote eccedenti le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Legge 21 Marzo 2022, saranno erogate in busta paga).

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale. Ed è stato questo modo di pensare che ha portato (e sta portando) sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a TreCuori in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie – spiega Giovanni Lucchetta, amministratore del Gruppo TreCuori. Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina. Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale: in molti casi c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori non si ferma solo alla valorizzazione dei propri dipendenti, ma la sua visione di welfare si estende al territorio. Infatti, il fil rouge che collega tutti i servizi offerti dalla Società – dal Welfare Aziendale al Welfare Pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti – è il sostegno alle attività locali. Ad esempio, relativamente al welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità tutta.

I lavoratori hanno dimostrato di apprezzare sia il significato ideale che l’effettiva libertà di questo modo di fare welfare, scegliendo per sé e per i propri familiari beni e servizi delle tante tipologie previste dalla legge – salute, istruzione, assistenza alla persona, viaggi e vacanze, sport, cultura, trasporto pubblico, previdenza, interessi sui finanziamenti – oltre ai classici buoni carburante e spesa e, per chi non gode della mensa aziendale, anche i Buoni Alimentari, spendibili presso migliaia di supermercati e prerogativa peculiare di TreCuori.

La Società dalla sua fondazione non si è mai fermata, espandendosi e diventando una realtà consolidata in tutta Italia, scelta da più di 2.000 imprese che attraverso TreCuori hanno erogato benefit ai loro 80.000 dipendenti per un valore di oltre 75 milioni di euro, che li hanno spesi in oltre 18.000 erogatori di beni e servizi welfare dei loro territori.

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Si è svolta presso la Camera di Commercio Nord Sardegna di Olbia la presentazione del progetto ideato dall’impresa sociale FRADI s.r.l. per un sistema di Welfare “territoriale e condiviso”

 

Olbia – Presentato alla Camera di Commercio il progetto “Community Welfare @Olbia“. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Welfare di prossimità, promosso da Fondazione Èbbene, Fondazione di Comunità San Gennaro, collegio del mondo unito dell’Adriatico e finanziato dal Ministero del Lavoro.

Hanno partecipato i partner del progetto, tra cui la Camera di Commercio di Olbia, con la vice presidente nonché presidente regionale di Confartigianato Maria Amelia Lai e il segretario Pietro Esposito, il Comune di Olbia con l’assessore ai Servizi sociali Simonetta Lai, oltre ad associazioni di categoria, imprese e liberi professionisti. l’incontro si è aperto con i saluti di Edoardo Barbarossa, presidente della Fondazione Èbbene, che ha presentato le azioni della fondazione sul welfare di prossimità. Ha coordinato i lavori il presidente di Fradi, Francesco Sanna, che ha presentato l’impresa sociale Fradi, che si occupa di welfare, sviluppo locale e innovazione sociale.

“Con il progetto Community Welfare @Olbia si vuole creare nella città un sistema di welfare territoriale e condiviso” afferma Sanna. “Il progetto mette in campo il welfare aziendale come leva per la crescita delle aziende e del territorio“, continua Michele Salis, responsabile del progetto, che ha illustrato le tappe del percorso che accompagnerà aziende, lavoratrici, lavoratori ed erogatori di welfare nei prossimi sei mesi a Olbia. il direttore Dimitri Pibiri, ha illustrato caratteristiche e vantaggi del welfare aziendale. Presente Flavio Di Stasio, responsabile TreCuori, società benefit che attraverso la propria piattaforma permetterà alle aziende partecipanti di includere gli erogatori di servizi di welfare territoriali nei propri piani.

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Il Gruppo TreCuori ha pensato a due forme di welfare. “noi teniamo al benessere di famiglie e collaboratori”

 

 

Conegliano  – TreCuori attiva nuove misure di welfare per i dipendenti. Nel nono anniversario dalla fondazione, piccola Public Company dei territori ha deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari. Il tutto attraverso due strumenti di welfare aziendale che, grazie alle agevolazioni in materia, fanno salire il valore complessivo dei benefit a 3.500 euro netti a testa.

 

LA DECISIONE

Il primo, denominato Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Quest’ultimo varia quindi a seconda del tragitto percorso, da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno. Riconoscimenti che si vanno ad aggiungere agli altri goduti da anni da  tutti i dipendenti del Gruppo, formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e da TreAli Srl.

 

L’ATTENZIONE

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale – spiega l’amministratore Giovanni Lucchetta – questo modo di pensare che ha portato e sta portando sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a noi in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere di collaboratori e famiglie. Quando pensavamo di poter uscire dalla pandemia ed avviarci verso una nuova normalità, è arrivato il conflitto in Ucraina, con conseguenze sia a livello economico che sociale, con ulteriore erosione del potere d’acquisto. Perciò abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori, che nell’ultimo triennio ha portato al raddoppio dei collaboratori, giunti ora a circa 50 unità, non si ferma però alla loro valorizzazione, estendendo la sua visione di welfare anche al territorio. Tutti i servizi offerti dalla società dal welfare aziendale a quello pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti, vanno infatti nella direzione di sostenere le attività locali. Ad esempio, nel caso del welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle altre realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità.

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La società che si occupa di welfare e consulenza aziendale è guidata dal patron Giovanni Lucchetta e conta su una cinquantina di collaboratori. L’imprenditore: «Dopo la pandemia è arrivata la guerra, giusto aiutare le famiglie»

 

I cinquanta collaboratori di TreCuori potranno avere dei bonus carburante e contro il caro vita, stimati per ciascuno in complessivi 3.500 euro annuali. La società che si occupa di consulenza e welfare aziendale celebra il suo nono anno d’attività. È una azienda di benefit di Conegliano che coinvolge tutti i soggetti interessati a riattivare l’economia dei territori per favorire la prosperità di persone, imprese e terzo settore in tutta Italia.

«Il bonus “caro vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il bonus “carburante” sarà determinato il primo di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 euro/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro – spiegano da TreCuori -. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 euro fino ad un massimo di circa 800 euro all’anno».

La società, nata e con base a Conegliano, è un progetto di Giovanni Lucchetta, che ne è amministratore e in città conosciuto anche perché in passato fu patron della Spes Volley. La società è operativa in tutta Italia con vari partner, in particolare associazioni di categoria, consulenti aziendali ed istituzioni locali. I suoi servizi sono già stati utilizzati da più di 80 mila persone e 20 mila imprese. I bonus possono essere utilizzati in attività commerciali locali. L’azienda negli ultimi tre anni ha raddoppiato i propri dipendenti e ne conta adesso una cinquantina. «Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina», ricorda Lucchetta. «Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale – spiega – spesso c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

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